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Villa Mazzini, e l'acquario?

Villa Mazzini, e l'acquario?

L'attrazione maggiore che caratterizza la villa più centrale e antica della città, la villa Mazzini, è sicuramente l'acquario comunale unico nel suo genere per le specie ittiche presenti nelle 22 vasche alimentate a circuito aperto con acqua di mare prelevata direttamente dallo Stretto di Messina. Una struttura che dalla sua costruzione, alla fine degli anni 60 da parte dell'istituto Talassografico, è stata gestita da diversi Enti e anche da un consorzio formato da Università, Cnr e Comune. Personale specializzato aveva nel tempo garantito la cura delle specie e la pulizia delle vasche, tutto fino al 9 marzo 2015 quando il Corpo Forestale dello Stato di Catania chiuse la struttura perchè non in regola con le disposizioni sull'esposizione di pesci e di altri reperti fossili legati al mare. Una multa di 40 mila euro e poi l'affidamento della gestione dell'acquario, passato esclusivamente al Comune, tramite gara d'appalto annuale. L'ultima il 21 dicembre 2015.L'impresa si legge dovrà gestire oltre che gli impianti anche il servizio di  biglietteria. Ma di nuova apertura nemmeno se ne parla. Così come non si parla di messa in funzione dei bagni pubblici, perennemente chiusi. Si dice che le radici degli alberi abbiano danneggiato le tubature ma questo non giustifica la chiusura definitiva dei servizi che in uno spazio pubblico come questo hanno un'importanza fondamentale. Anche per la fontanella vale la stessa cosa. L'Amam, ci spiegano, ha rilevato la non potabilità dell'acqua chiudendone l'erogazione ormai da anni. E il servizio non è mai stato ripristinato. Discorso a parte per gli animali che abitano lo spazio verde nel cuore della città. Nella vasca dei pesci rossi e delle tartarughe, diventati ormai tantissimi, forse troppi per vivere bene, sono aumentati a dismisura anche i topi. Vi mostriamo delle immagini amatoriali che confermano la presenza di numerosi ratti in un tranquillo e frequentato pomeriggio. I roditori possono rappresentare un pericolo per i numerosi piccoli che frequentano la villa, gli stessi che girando con le biciclette devono fare i conti con la pavimentazione dissestata a causa delle radici degli alberi. I più piccoli evitano accuratamente di passare davanti all'ingresso sud della villa per la presenza dell'orrendo manufatto, ormai triste resto del Natale degli angeli del 2010, in cui furono costruite per la città una serie di sculture oggi in massima parte danneggiate.

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