Il ritorno alla normalità ci sarà, ma non possiamo aspettarci miracoli in pochi giorni. La svolta nella vertenza comuni-Regione sui limiti di conferimento in discarica, è arrivata nella serata di ieri e si è perfezionata stamattina con le prime verifiche.
Il governatore Crocetta ha autorizzato, anche se in termini informali, il rientro alla normalità superando il tetto massimo quotidiano di tonnellate che Messina e gli altri comuni messi in ginocchio dalla cataste di sacchetti per strada, hanno avuto concesso. Una deroga condizionata alla verifica quantitativa della reale portata della crisi e che porterà, con l'aiuto delle stesse discariche, a rivedere le esigenze delle varie comunità.
Troppo poche le 261 tonnellate autorizzate in una stagione, quella estiva in cui Messina ne produce poco meno di 300.
Il piano di rientro passa dalla proposta, in questo caso di MessinAmbiente, e dal nulla osta di Oikos, proprietaria della discarica di Motta.
La partecipata ha chiesto stamattina di poter trasportare in discarica 350 tonnellate al giorno per una intera settimana, cioè circa 60 in più della produzione quotidiana al giorno per recuperare in sette giorni le circa 400 tonnellate che giacciono a terra da inizio settimana.
In più, MessinAmbiente ha chiesto nel periodo successivo al rientro di poter portare 295 tonnellate al dì per non iniziare una nuova crisi appena uscita da questa iniziata due domeniche fa.
Il piano prevede step di 24 ore per la pulizia delle strade e lo svuotamento delle piazzole attorno ai contenitori.
Fra oggi e domattina, interventi speciali sono stati programmati al Centro, dove fra tre settimane scattano i festeggiamenti della Vara, a Gazzi, al Santo, in via Marco Polo a Contesse , a Zafferia, a Rodia e nei villaggi a mare della costiera nord.
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