“I Carabinieri hanno restituito oggi allo Stato quei beni confiscati che, grazie alla complicità dei loro amministratori giudiziari, erano rimasti nelle mani delle cosche messinesi.
Si tratta di società e imprese, tra cui alcuni stabilimenti balneari e numerose sale scommesse, sottratte alla mafia già nel 2011, che continuavano ad essere gestiti direttamente – insieme a vari ristoranti, discoteche e impianti sportivi del capoluogo – da alcuni prestanome dei “clan”, garantendo ogni mese introiti illeciti per centinaia di migliaia di euro.
Noi crediamo che il sequestro dei beni della mafia continui a rappresentare uno degli strumenti più efficaci per il contrasto a “cosa nostra”, ma occorre combattere anche l’infedeltà di quegli amministratori giudiziari, pagati da tutti i cittadini, che rischia di vanificare gli sforzi compiuti in questo settore.”