In provincia di Messina è iniziata la conta dei danni provocati dai numerosi incendi che per due giorni hanno devastato il territorio soprattutto quello dei Nebrodi. Ma ciò che preme maggiormente è l'individuazione dei piromani che hanno appiccato i roghi. Un punto questo sul quale non sembrano esserci più dubbi. Accantonate del tutto le tesi dell'autocombustizione e dello scirocco lo stesso Ministro dell'Interno Alfano ieri ha parlato di piromani senza scrupoli che vogliono sfruttare l'emergenza magari per cercare una collocazione. Per quanto riguarda la quantificazione dei danni sarà il Corpo Forestale a stabilire l'ammontare. La zona più colpita rimane quella tra Capo d'Orlando e Naso ma le fiamme hanno colpito anche il territorio di S.Agata Militello dove in un cantiere nautico sono state distrutte 50 barche. E poi imprese artigiane, botteghe, capannoni sono stati distrutti a Militello Rosmarino, San Fratello, Acquedolci. E naturalmente il Brico di Capo d'Orlando completamente incenerito dalle fiamme per un danno che supera il milione di euro.
Al momento, secondo un prima stima per difetto gli incendi hanno distrutto 200 ettari di boschi solo nella zona di Capo d'Orlando. I vigili del Fuoco insieme con Carabinieri e Polizia sono alla ricerca degli inneschi e dei punti in cui i piromani hanno agito per appiccare il fuoco. Sperando poi nell'aiuto di testimoni o telecamere di videosorveglianze comunque rare in quelle zone di campagna. Oggi è intervenuto anche Giuseppe Musarra segretario regionale del CONAPO il sindacato dei VVF ricordando che il corpo ha un'età media di 47 anni, che i VVF ogni espletano in Sicilia circa 80.000 interventi la maggior parte dei quali in questo periodo. Se il Governo non interverrà i VVF sono pronti a scendere in piazza per rivendicare il diritto ad avere un corretto dispositivo di contrasto agli incendi boschivi. Perchè ormai è chiaro che dietro ai tantissimi incendi divampati tutti contemporaneamente c'è un disegno criminoso che mette a repentaglio la vita dei cittadini e dei soccorritori e rischia di mettere in ginocchio l'intera economia della provincia.
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