Lo strazio indescrivibile della madre e del padre, del marito con in braccio la bimba di tre anni, del fratello, dei parenti e degli amici – e la commozione profonda, dolorosa, di una folla di seicento persone che la chiesa della Madonnina della Pace ieri pomeriggio non riusciva più a contenere. E in tanti hanno seguito dall’esterno i funerali, assiepati davanti al portone aperto.
Due applausi intensissimi scrosciati all’uscita della bara dalla chiesa dell’Unrra hanno scandito le esequie di Veronica Tedesco, la 32enne di Contesse, moglie di Giovambattista Sciutteri e madre di una bimba di tre anni, deceduta lo scorso 25 maggio in uno studio dentistico del centro dopo l’anestesia a lei praticata per poter eseguire un semplice intervento di estrazione di un dente. Per espressa volontà dei familiari, la funzione è stata celebrata in modo sobrio, tutto concentrato sui valori della fede cristiana, senza quel particolareggiato ricordo della figura scomparsa (lei, in particolare, era stimata e benvoluta, ndr) che di solito si ascolta durante le esequie di quanti muoiono giovani e lasciano un vuoto incolmabile.
E ieri lo strazio della famiglia era davvero insostenibile. Per questo i due sacerdoti ieri concelebranti – padre Giuseppe e padre Giovanni – hanno chiesto a tutti i presenti, a nome della famiglia – «comunque grata a tutti per la vicinanza e l’amore dimostrati» – di rimandare il momento delle condoglianze. Un dolore infinito, come infinita resta l’incredulità per il fatto che Veronica Tedesco – che stava bene – sia morta così, all’improvviso, dopo l’anestesia locale per un intervento dentistico.(a.t.)
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