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Sfregi orrendi sui litorali,
così il turismo è utopia

Sfregi orrendi sui litorali, così il turismo è utopia

Partirà domani il servizio di pulizia delle spiagge cittadine a cura di MessinAmbiente spa, ovvero l’attività quotidiana di una quindicina di operai che saranno impiegati solo per rimuovere rifiuti e ingombranti dai luoghi già frequentati dal popolo dei bagnanti. Quello di scerbatura lungo la riviera nord, invece, è già iniziato: con lentezza snervante visto che è affidato a due operai: uno lato mare e l’altro lato monte!

Tornando alle spiagge, archiviato il bilancio... 2015, viene ora avviato quel servizio elementare che la buona organizzazione di una città di mare e paesaggio dovrebbe garantire, come la luce o l’acqua, fin dalla primavera. Ma Messina in questi servizi definiti “aggiuntivi” è in ritardo biblico, anche in Sicilia. Tranne qualche rara estate in cui la pulizia degli arenili è decollata ai primi di maggio, i famosi 50 chilometri di litorale dello Stretto continuano ad essere tormentati fino a giugno e talora a luglio da taluni scenari ammorbanti. Due esempi. Anzitutto i liquami permanenti e i relitti da cantieri che fanno da ricettacolo di rifiuti su tutta la parte alta della grande spiaggia libera di Sant’Agata. Al contempo, al centro, l’unico arenile pubblico di Sant’Agata resta ostaggio di camper e roulotte la cui presenza è chiaramente fuori contesto. Un’assurda collocazione sul litorale di tutti, la solita indifferenza, la mancanza di voglia di trovare collocazioni alternative.

Il secondo clamoroso esempio nasce dai cassonetti malcollocati nella via Circuito di Torre Faro, che nonostante costituiscano un palese sfregio al Lungomare (per non parlare della Riserva) non vengono rimossi per supplire alla pericolosa mancanza di un tratto di guard-rail. La conseguenza, però è devastante: il continuo abbandono di vecchie suppellettili, tra cui materassi, ha finito per determinare in spiaggia una discarica da ghetto. Tutto questo si consuma da molti mesi. Ma ormai si convive con qualunque cosa. Accade che i problemi nella raccolta dei rifiuti e i ritardi nel pagare i lavoratori, trasformano per buona parte dell’anno la MessinAmbiente in uno “stipendificio” che può solo arginare anziché risolvere le emergenze, facendo cadere nel dimenticatoio servizi chiave come la cura del verde o la pulizia delle spiagge. Immaginate se accadesse in Romagna, oppure, un esempio siciliani tra i tanti, a Marina di Ragusa...

Da domani, dunque, la pulizia delle spiagge riparte. «Stanno per arrivare le dotazioni senza le quali il servizio manuale è impossibile – spiega il dirigente tecnico Lisi – vale a dire rastrelli, sacchi e secchielli». Il costo del prezioso servizio si aggirerà attorno ai 100.000 euro, disponibili grazie alla Tari. Dal 6 giugno decollerà la differenziata nei sedici lidi rappresentati dalla Fiba, mentre dal 15, nei Quartieri più “balneati”, sesto e primo, andrà a regime il porta a porta.

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