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Indagati dentista
e anestesista

Anestesia letale, muore giovane madre

Mentre i parenti e gli amici piangono l’inspiegabile quanto assurda morte della messinese Veronica Tedesco, procedono le indagini della magistratura per chiarire molti interrogativi. Perché la trentaduenne del Villaggio Unrra ha esalato l’ultimo respiro nello studio privato di via San Camillo, a due passi da piazza Unione Europea? Cos’è successo in quei concitati momenti, poco dopo le operazioni di anestesia locale, propedeutiche a un banale intervento di estrazione di un dente? In capo a chi sono le eventuali responsabilità?

Le domande conosceranno adeguata risposta nei prossimi giorni e un passaggio cruciale sarà l’autopsia. Nel frattempo, come atto dovuto, il sostituto procuratore Marco Accolla ha iscritto nel registro degli indagati il dentista e l’anestesista che mercoledì mattina erano impegnati nella procedura chirurgica (la linea editoriale della Gazzetta del Sud è quella di non fornire le generalità dei medici non sottoposti a misura cautelare fino a un eventuale rinvio a giudizio). L’ipotesi di reato coincide con l’omicidio colposo. Inoltre, emerge un’altra novità: al vaglio degli inquirenti c’è la posizione di una terza persona, presente nella sala operatoria dello studio dentistico di via San Camillo, attualmente non destinataria di avviso di garanzia. Tornando ai due indagati, l’avvocato Alberto Gullino difende il dentista, mentre la collega Aurora Notarianni l’anestesista.

Veronica Tedesco, casalinga, madre di una bimba di 3 anni, è deceduta nella mattinata di mercoledì. Pare non soffrisse di patologie e già in passato aveva subito anestesie. Si era recata nello studio dentistico assieme al marito Giovambattista Sciutteri e al papà Stello. La situazione è precipitata in seguito alle punture nelle gengive per addormentare una parte della bocca. La paziente, d’un tratto, si è sentita male. Non si sa ancora con certezza se le siano stati somministrati altri farmaci in quel delicato frangente o se Veronica Tedesco abbia avuto immediatamente uno shock anafilattico poi sfociato in tragedia, con l’arresto cardiaco. Compresa la gravità della situazione, dallo studio privato è partita la richiesta di aiuto al personale del “118”. Giunti sul posto, i medici hanno constatato che per la povera donna non c’era più nulla da fare. I rilievi sono stati eseguiti dalla Squadra volante della polizia, coordinata dalla dirigente Teresa Di Nuzzo. A un primo esame esterno del cadavere da parte del medico legale è seguito il trasferimento all’obitorio del Policlinico. La famiglia della vittima ha già preannunciato che si affiderà a un team di legali e consulenti di parte che operano nel Nord Italia e assisteranno all’autopsia che si svolgerà sabato al “Gaetano Martino”. Dal canto suo, la Procura ha sequestrato la stanza dello studio dentistico dove si è consumato il dramma e, nelle immediatezze del fatto, ha dato disposizione alla polizia di sentire le due persone che si trovavano nello studio medico. Da persone informate sui fatti adesso risultano indagate.(r.d.)

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