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I tifosi incontrano Barbera
La città chiede una società più forte

I tifosi incontrano Barbera La città chiede una società più forte

Scendono in campo loro, i tifosi. Con una grande missione da portare a termine: contribuire all’operazione che può assicurare un futuro migliore al Messina. Schierati solo con i colori che tengono alti su ogni campo d’Italia, ieri pomeriggio i rappresentanti dei sei club organizzati giallorossi hanno incontrato Francesco Barbera, l’imprenditore messinese a capo del gruppo che il 3 maggio scorso ha presentato all’Acr la proposta di ingresso in società con la rivisitazione del pacchetto azionario. Un incontro chiesto dai tifosi stessi che vogliono vederci chiaro dopo una fumata nera che ha lasciato tutti scontenti. Un modo come un altro per fare chiarezza tra le parti e provare a riavvicinarle ancora che il tempo è un alleato. Un passo importante dei tifosi, riconoscenti all’attuale proprietà ma determinati, oggi più di ieri, a (ri)avvicinare il gruppo imprendiutoriale alla proprietà per vedere se sia possibile smussare gli angoli e riaprire una trattativa societaria chiusa troppo prematuramente ancor prima di cominciare.

Così ieri ne salotto di Messina, a piazza Cairoli, i capi ultrà giallorossi hanno letto sul volto dell’imprenditore del caffè tutta la voglia sua e del gruppo che rappresenta – che comprende anche Franco Proto (ieri mattina in città), Antonio Rescifina, un imprenditore della fascia tirrenica, una società del Nord oltre a diversi commercianti della città – di dare una mano all’Acr alle stesse condizioni sbandierate in occasione della presentazione della manifestazione d’interesse al club giallorosso. Hanno ascoltato, i tifosi, e detto la loro. Promettendosi di avere nelle prossime ore, a chiudere il cerchio, un confronto-verità con Stracuzzi e Gugliotta che in prima battuta hanno respinto al mittente la proposta di allargare la compagine societaria. Oggi o domani, sicuramente prima che il presidente Stracuzzi lasci Messina per impegni di lavoro, i tifosi proveranno a ricucire lo strappo tra le parti e “riaprire” un confronto dal quale le ambizioni del club possono subire un’impennata verso un obiettivo, la serie B, che la piazza sogna di riconquistare nelle prossime due stagioni.

Le possibilità di buona riuscita dell’operazione dipendono esclusivamente dalla volontà di ridimensionare il proprio potere dell’attuale proprietà che all’inizio del mese ha chiuso le porte agli eventuali investitori ribadendo la volontà di voler proseguire il progetto con la maggioranza delle quote in tasca, non scendendo sotto il 51% delle quote del club. Ipotesi nettamente in contrasto con quanto proposto dal gruppo Barbera che anche ieri, alla presenza dell’avvocato Bonaventura Candido, ha confermato ai rappresentanti della tifoseria giallorossa le condizioni affinché il progetto possa concretizzarsi. Sottolineando un aspetto: il gruppo onorerebbe fino all’ultimo centesimo le spese sostenute in stagione dagli attuali quattro soci dell’Acr e si accollerebbe l’intero monte debitorio purché lo stesso non superi il milione di euro dichiarato dalla proprietà.

Il punto-cardine del progetto Barbera resta la suddivisione delle quote: otto di pari valore (12,50%) e porte aperte alla triade Stracuzzi-Gugliotta-Oliveri, libera di decidere se trattenersi una o due quote della nuova “torta” societaria. Basterebbe un segnale di apertura dagli uffici del “Franco Scoglio” per riaprire una partita che fino a pochi giorni fa sembrava chiusa e oggi “viva” anche grazie alla determinazione di una tifoseria che adesso sembra condividere le stesse idee per rilanciare un club in evidente confusione.

La “palla” passa a Stracuzzi e soci ai quali i tifosi chiederanno senza giri di parole la riapertura della trattativa. Sostenitori che oggi hanno un quadro più completo della situazione anche dopo l’incontro di martedì con le tante figure professionali – compreso il dg Manfredi, ieri presente (con tanto di stampelle post-intervento operatorio) solo in avvio al confronto Barbera-tifosi – che hanno rassegnato le dimissioni. Lo spiraglio c’è ed è quello dal quale si punta a ripartire per aspirare a un domani con meno affanni. Il club adesso ha due strade: accettare la proposta trasparente del gruppo Barbera, o restare nel vicolo della solitudine in cui si è infilata. Sfidando una città che chiede a gran voce una società più forte.

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