Messina si prepara a dare l'ultimo saluto a Rosario Costa, il campioncino in erba che sognava di emulare il suo idolo, Vincenzo Nibali e che correva per la società a lui dedicata. Sogni infranti domenica mattina a S.Agata in un tragico scontro con un autocompattatore di Messinambiente mentre si recava a Villafranca per rincorrere l'ennesima vittoria.
I funerali di Rosario saranno celebrati domani alle 16 in Cattedrale. Facile prevedere fra le navate del Duomo tanta gente. I parenti, gli amici, i compagni di squadra dell'associazione dilettantistica Nibali, alcuni dei quali erano al suo fianco al momento dell'incidente, e quelli dell'istituto nautico Caio Duilio che ieri lo hanno ricordato con 14 rintocchi di campana, quanti i suoi anni, e con un minuto di raccoglimento. E ci sarà tanta gente comune che in questi giorni ha imparato a conoscere un ragazzo amante dello sport ma che non trascurava la scuola ed era attaccatissimo alla famiglia. Così come accaduto per Rebecca Lazzarini, la 13enne travolta ed uccisa da un'auto a Mili, anche questa volta l'amministrazione comunale ha dichiarato il lutto cittadino. Bandiera a mezz'asta saranno esposte sugli edifici pubblici in segno di rispetto.
Intanto prosegue l'inchiesta del sostituto procuratore Rosanna Casabona che, come atto dovuto, ha iscritto sul registro degli indagati per omicidio colposo il conducente del mezzo di Messinambiente.
Al vaglio della sezione Infortunistica della Polizia Municipale la dinamica dell'incidente e l'accertamento delle responsabilità. Oltre alle immagini di una telecamera di videosorveglianza ci sarebbe ora anche il supporto di un testimone oculare secondo il quale a causare l'incidente potrebbe essere stata la manovra azzardata di un'auto. Manovra che avrebbe costretto il ciclista a spostarsi repentinamente sulla sua sinistra proprio mentre giungeva l'autocompattatore che non ha potuto evitare lo scontro frontale