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Unico indizio il tatuaggio sul braccio

Unico indizio il tatuaggio sul braccio

Ha un tatuaggio sul braccio destro il cadavere dell’uomo rinvenuto avantieri pomeriggio nel mare di Roccalumera.

Un drago a forma di serpente, che sicuramente voleva rappresentare forza e coraggio.

Si tratta dell’unico indizio su cui stanno lavorando gli inquirenti. Per il resto buio assoluto, perché il corpo, durante la lunga permanenza in mare (secondo voci non ufficiali, si parla di oltre un mese), sarà stato attaccato dai pesci, che hanno divorato parte della pancia e delle gambe.

Per il resto si sa che è di carnagione bianca e che era nudo, privo di indumenti, al momento del ritrovamento. Inizialmente, per lo stato avanzato di decomposizione è stato difficoltoso capire se si trattasse di un uomo o di una donna. È stato rinvenuto per caso, quasi “aggrappato” alla battigia com’era. Un giovane che giocava sulla spiaggia ha visto qualcosa galleggiare, si è avvicinato e ha scoperto che si trattava di un cadavere.

Il giovane è scappato di corsa per avvertire i carabinieri; tra l’altro, v’è da sottolineare come il ritrovamento sia avvenuto proprio in direzione della piazza Falcone Borsellino dove c’è la stazione dei militari, tuttavia in quel momento sul lungomare transitavano per l’appunto i vigili del fuoco di Letojanni che, avvisati dal giovane, sono entrati subito in mare per tirare a riva il corpo dell’uomo, gonfio e sfigurato.

Il luogotenente Santo Arcidiacono ha prontamente avvertito il magistrato di turno, che ha disposto il trasferimento del cadavere all’istituto di medicina legale del Papardo per la dovuta autopsia.

Secondo questi indizi salterebbe la possibilità che si tratti di uno dei tanti migranti morti in alto mare nei giorni o nei mesi scorsi. Non solo per la carnagione bianca, ma perché il tatuaggio nel braccio non è una caratteristica della povera gente che viene dai Paesi africani.

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