Alcuni clienti varcano la porta blindata della gioielleria “Lo Presti” di via dei Mille, dopo essersi intrattenuti all’interno. Due uomini col volto travisato e armati ne approfittano per catapultarsi nell’esercizio. Puntano una pistola all’indirizzo del proprietario, manifestando le loro intenzioni. «Questa è una rapina!»: la frase semina il panico nel locale, dove si trovano degli acquirenti. Una donna accusa un malore, mentre in fretta e furia i banditi arraffano quanti più oggetti preziosi possibili. Poi fuggono, portando a compimento un piano evidentemente ben studiato da tempo e che al momento risulta molto fruttuoso.
Sono le fasi principali del “colpo” messo a segno ieri sera, intorno alle 19, in pieno centro cittadino. Si tratta dell’ennesimo reato di natura predatoria che nell’occasione vede impegnata la polizia in serrate indagini, al fine di acciuffare i malviventi e dare così una risposta a chi chiede con insistenza giustizia di fronte a crimini come questi, che scuotono, e non poco, l’opinione pubblica. Rapine come quella avvenuta ieri, in una delle vie più frequentate della città, a poca distanza da una caserma dei Carabinieri, contribuiscono ad alimentare un clima di insicurezza e di paura. L’incursione dei due rapinatori è stata rapidissima. Armati e col volto coperto a quanto pare da caschi da motociclista, senza preoccuparsi minimamente dell’orario di punta e, soprattutto, della presenza, a poca distanza, della Stazione Carabinieri Arcivescovado, hanno fatto irruzione nel negozio. In nemmeno un minuto hanno razziato oggetti preziosi di vario genere: collane, bracciali, anelli di pregevole fattura e di grande valore commerciale. Successivamente, coprendosi la fuga con la pistola, sarebbero saliti a bordo di un ciclomotore, sfrecciando a tutto gas tra le automobili.
Il proprietario della gioielleria ha lanciato l’allarme alle forze dell’ordine. Sul posto si sono fiondate alcune pattuglie della polizia, i cui componenti hanno invitato il commerciante a raccontare quanto accaduto e a fornire una descrizione delle fattezze e dei capi d’abbigliamento indossati dai banditi. Come accaduto in altre analoghe circostanze, un importante contributo alle indagini potrebbero darlo le immagini registrate dalle telecamere di videosorveglianza installate in via dei Mille e nelle zone limitrofe. Quanto al bottino, ancora è presto per azzardare una stima che dovrebbe essere, comunque, molto alta.
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