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Rogo nella scuola,
interrogati tre giovani

Rogo nella scuola, interrogati tre giovani

Tre giovani di età compresa tra i 14 e i 17 anni vengono accompagnati dai rispettivi avvocati negli uffici delle Volanti.

Il pubblico ministero del Tribunale dei minori Andrea Pagano rivolge ai ragazzi domande ben precise su come abbiano trascorso il pomeriggio di martedì scorso, quando a Mili San Pietro è divampato lo spaventoso incendio che ha distrutto la scuola elementare del villaggio. Si sospetta, infatti, che siano in qualche modo coinvolti nel rogo la cui matrice, a questo punto, sembra di natura dolosa. È questa la grossa novità nelle indagini su quanto accaduto nel villaggio collinare della zona sud. Indagini affidate alla polizia, che anche ieri ha ispezionato quel che resta dell’edificio divorato dalle fiamme. Gli accertamenti sono stati eseguiti anche dagli uomini della Scientifica, alla ricerca di indizi che potrebbero rivelarsi preziosi.

Ma sulle cause del rogo preferisce non sbilanciarsi il comandante provinciale dei vigili del fuoco, l’ingegnere Pietro Foderà: «I miei uomini non hanno trovato al momento tracce riconducibili all’origine dolosa. È anche vero che non è stato possibile nemmeno ipotizzare fatti accidentali, come un cortocircuito, visto che i locali sono andati praticamente distrutti».

La certezza è che il plesso scolastico risulta inagibile e che i danni sono rilevanti. Per ristrutturarlo e renderlo nuovamente agibile occorrono risorse economiche ingenti di cui Palazzo Zanca non dispone. Per questo l’Amministrazione Accorinti chiederà un contributo alla Regione. Nel frattempo, i genitori saranno costretti ad accompagnare gli studenti in altri istituti. Il Comune, nella giornata di ieri, ha stabilito che le lezioni continueranno nelle sedi di Larderia e Tremestieri. Da oggi, invece, l’ente locale, proprietario dell’immobile, comincerà a programmare gli interventi da eseguire e a stimare in maniera più precisa i danni. In fumo sono andati sedie, banchi, materiale didattico. Completamente polverizzati, poi, gli impianti e la struttura lignea che assieme alle tegole formava il tetto. Proprio dalla parte sommitale della scuola elementare sono fuoriuscite le alte lingue di fuoco e il fumo denso notati a distanza da molti cittadini, che, allarmati, hanno contattato il numero di pronto intervento del “115”. I soccorritori sono giunti a Mili San Pietro intorno alle 18 e hanno lavorato parecchio prima di domare il rogo di vaste proporzioni. L’incendio, fortunatamente, si è sviluppato in un momento in cui nell’edificio non c’era nessuno, visto che i bambini avevano lasciato le aule al suono della campanella. In caso contrario, si sarebbe rischiata la tragedia. Adesso, la pista privilegiata è che sia stata la mano dell’uomo a scatenare il pandemonio. Probabile, secondo questa tesi, che qualche sconsiderato si sia introdotto nel perimetro dell’istituto, abbia appiccato le fiamme e si sia perfino goduto lo spettacolo. Tutto ciò mentre una nube nera copriva il cielo sopra il villaggio di Mili San Pietro e delle zone limitrofe.

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