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Rimpasto a metà,
Signorino resta in Giunta

Rimpasto a metà, Signorino resta in Giunta

Un rimpasto di Giunta che è diventato un rebus. Poi un giallo. E che per larghi tratti di una lunghissima giornata carica di tensione, è somigliato persino ad una resa dei conti. Anche se probabilmente oggi, nella conferenza stampa convocata per le 10.30, quanto accaduto e sta accadendo in questi giorni dentro il mondo accorintiano verrà presentato in altri termini. Alla favola del legame spirituale che unisce tutti i componenti della “squadra” del sindaco non crede più nessuno. Quel legame non c’è più e comunque vada nulla sarà come prima. Fino alla tardissima serata di ieri, dopo una riunione durata oltre quattro ore a cui hanno partecipato anche esponenti dei movimenti a sostegno dell’Amministrazione, il nodo principale, quello legato a Guido Signorino, non era stato sciolto. In nottata la decisione: il docente universitario rimane in Giunta, ma senza i due ruoli più importanti fin qui ricoperti, quello di vicesindaco (che va a Gaetano Cacciola) e di assessore al Bilancio. Vanno via, invece, Tonino Perna e Patrizia Panarello.

Il caso più spinoso, dunque, è stato quello di Signorino. L’ormai ex vicesindaco e assessore al Bilancio ieri mattina era fuori dai giochi. Non perché lo avesse “cacciato” Accorinti, ma perché lo stesso Signorino si sarebbe sentito messo da parte, isolato, oggetto di una sonora bocciatura. Ad un certo punto colui che per almeno i primi due anni del mandato amministrativo è stato l’uomo cardine di questo progetto politico, si è sentito ai margini, e si è scoperto senza alleati. Dal canto suo il sindaco, conscio del fatto che l’addio di Signorino significherebbe mettere in discussione tutta la prima parte di questa esperienza, ha provato a non perdere colui che è stato molto più che un braccio destro. Il primo faccia a faccia, ieri mattina, non è andato benissimo. Ma ieri sera si è tornati a discutere, a Palazzo Zanca si è fatta nottata. Poi la decisione, frutto anche del rapporto umano che lega Accorinti e Signorino: il docente resta, seppur ridimensionato.

La “casella” di vicesindaco è stata anch’essa oggetto di discussione. E rispetto a quanto emerso nei giorni scorsi, non è Sergio De Cola l’uomo chiamato a riempirla, quella casella. Il ruolo di “numero due” spetterà a Gaetano Cacciola, che però avrebbe anche messo sul tavolo un’altra questione, che potrebbe essere oggetto di discussione nei prossimi giorni: il ridimensionamento del ruolo del segretario generale-direttore generale Antonio Le Donne. Su De Cola, invece, avrebbero prevalso le perplessità posto dalla base di Cambiamo Messina dal Basso, più volte critico nei confronti dell’assessore ai Lavori pubblici.

Solo due, alla fine di una giornata interminabile, gli “esodati”, Tonino Perna e Patrizia Panarello. I due nuovi assessori sono l’esperto venuto da Firenze, Luca Eller Vainicher, che avrà la delega al Bilancio, e l’organizzatrice di eventi Daniela Ursino, con Cultura e Istruzione. È probabile, però, che oggi venga annunciata una generale rimodulazione di deleghe.

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