Sarà rimpasto nella squadra di governo cittadina: le prossime ore serviranno al confronto e alla riflessione, poi il sindaco Renato Accorinti prenderà le decisioni e le renderà pubbliche prima che si concluda la settimana. Oggi è prevista una riunione di Giunta nel corso della quale il primo cittadino e gli assessori si guarderanno negli occhi per capire come e da chi ripartire. Ad ognuno dei componenti è stata già chiesta eventuale disponibilità a fare un passo indietro, rinunciando all’incarico. E nessuno sembrerebbe essersi opposto. Cosa accadrà però è ancora da decifrare. Di sicuro ci saranno delle novità, è lo stesso Accorinti ad ammetterlo: «Partiamo da un’autocritica, se c’è da cambiare lo faremo per migliorare e rilanciare l’azione dell’Amministrazione, ma le scelte non andranno considerate come bocciature o condanne – ha spiegato –. Nel calcio se un allenatore vede un calciatore stanco o non al massimo della forma magari gli permette di recuperare in panchina, ma questo non significa uscire fuori dal progetto, anzi sapete che c’è chi come Filippo Cucinotta continua a lavorare con noi, così come diversi esperti a titolo gratuito e tantissime persone senza un incarico formale. Mi aspetto che tutti comprendano che la rimodulazione è anche un mezzo per coinvolgere più persone, anche perché siamo passati da 15 a 8 assessori ed il carico di competenze rischia di essere alla lunga usurante». Accorinti sottolinea anche che i rapporti con ogni membro della Giunta attuale sono ottimi, dunque ciò che si determinerà è solo relativo alla necessità di dare vita a nuovi stimoli in alcuni settori. «Non abbiamo partiti da accontentare o quote da rappresentare, pensiamo solo al popolo e alle sue esigenze – ha proseguito il sindaco –, la svolta a cui penso è in questi termini, se verrà fatta è perché non ci accontentiamo ma vogliamo sempre crescere». I diretti interessati accetteranno un approccio di questo genere? Per quanto concerne gli scenari, quattro appaiono in questo momento gli intoccabili: Gaetano Cacciola, i subentrati Sebastiano Pino e Nina Santisi, il “tattico” Sergio De Cola. Sulla scia dei nuovi equilibri quest’ultimo potrebbe divenire nuovo vicesindaco, mentre Guido Signorino potrebbe dedicarsi con maggiore “intensità” allo sviluppo economico. Ma occhio alle sorprese, perché se l’intenzione è quella di lanciare un segnale e mettere a tacere una parte degli “scontenti”, potrebbe farne le spese proprio colui che fino ad oggi, spesso e volentieri, si è caricato sulle spalle il peso amministrativo dell’esperienza Accorintiana. Assieme ad un’altra “bandiera”, quel Daniele Ialacqua rimasto unico esponente dei movimenti “dal basso” che hanno sostenuto il sindaco pacifista. Pagherebbero rispettivamente le note grane economiche culminate con il clamoroso ritardo nell’approvazione del bilancio 2015 e l’emergenza rifiuti a singhiozzo che pure ha radici molto più profonde della gestione recente. Al momento comunque i principali indiziati all’addio sembrano essere l’assessore alla Cultura, Tonino Perna e quello al Commercio, Patrizia Panarello.(ema.rig)