Per il Comune di Messina «si impone una seria valutazione» circa «l’oggettiva irreversibilità della crisi con ogni conseguente, doverosa ed urgente determinazione», anche allo scopo di «consentire l’avvio delle procedure atte a consentire il soddisfacimento dei creditori in regime di par condicio». Nel giorno in cui la Giunta approva il Previsionale 2015, dalla Corte dei Conti di Palermo giunge una vera e propria mazzata. Perché le ultime parole della relazione del magistrato istruttore che si è occupato del Consuntivo 2014, Gioacchino Alessandro, sembrano quasi tradursi in un invito a dichiarare il dissesto finanziario.