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Fumate nere che oscurano il cielo
Crescono preoccupazione e paura

Fumate nere che oscurano il cielo Crescono preoccupazione e paura

Dopo la puzza di gas di mercoledì sera, anche l’emissione di fumi sempre in serata, ieri l’altro. Uno spettacolo davvero preoccupante per chi si trovava sull’autostrada ma anche per chi vive a Milazzo o nella valle del Mela. Un possibile rischio per la salute e non solo visto che l’immagine di questo comprensorio viene continuamente mortificata da situazioni come queste. E non è possibile che tutto prosegua sotto silenzio. Stavolta la fonte sarebbe stata individuata. Infatti l’ufficio Ambiente del Comune ha inviato una nota alla direzione dell’Edipower, all’Asp, all’Arpa e all’Ispra, alla Regione e al prefetto, coinvolgendo anche la Procura di Barcellona, con cui si segnala «la consistente fuoriuscita di fumi di colore grigio scuro dal camino maggiore in dotazione agli impianti di codesta società. Fenomeno che ha destato una significativa preoccupazione nella popolazione». La direzione Edipower viene invitata a fornire ogni chiarimento utile in merito a quanto accaduto «evidenziando, altresì, se tali emissioni siano riconducibili ad eventuali problematiche impiantistiche o gestionali, eventualmente rilevate dai sistemi di analisi e registrazione in dotazione ai medesimi camini». Ad Arpa e Asp viene invece richiesto di fornire notizie in merito all’evento verificatosi sulla base dei rispettivi parametri di controllo.

«Non è possibile far passare sotto silenzio tale situazione – afferma l’assessore all’Ambiente, Damiano Maisano – anche perché l’Oms ormai periodicamente ribadisce la necessità di seguire un percorso finalizzato alla riduzione delle emissioni di almeno il 50 % rispetto ai limiti di legge, all’implementazione delle attività di monitoraggio della qualità dell’aria e delle matrici ambientali e biologiche, della sorveglianza epidemiologica e del coinvolgimento delle popolazioni residenti nei processi decisionali, il tutto legato all’attuazione dei piani di risanamento». Nell’immediato Edipower però avrebbe evidenziato che non ci sarebbero state anomalie e che il problema accade in presenza di eccessiva umidità. A contatto con l’aria fredda – questa la giustificazione – si crea condensa che rimane visibile per ore sopra gli impianti. I livelli di inquinanti risultano quelli consueti al di sotto dei limiti di legge, l’unica differenza sarebbe il clima. Possibile? Gli ambientalisti sono scettici e l’ Adasc ha annunciato che presenterà un esposto alla Procura affinché le autorità verifichino la presenza di eventuali irregolarità di natura ambientale. «Questa nube che si innalza dalla ciminiera della centrale Edipower – spiega il presidente Peppe Maimone – ormai si verifica con notevole frequenza e per questo abbiamo deciso di informare enti e istituzioni preposte alla tutela dell’ambiente e della salute pubblica».(r.m.)

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