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Tari 2015, quasi in tremila ricorrono al Tar

Tari 2015, quasi in tremila ricorrono al Tar

Quasi 3000 cittadini alla fine non hanno pagato la bolletta della spazzatura del 2015 e si sono rivolti al Tar per chiedere giustizia. È quanto si evince da una delibera approvata dalla giunta municipale che dà incarico all’avv. Marcello Scurria di rappresentante gli interessi del Comune nel ricorso che è stato notificato nelle scorse settimane dai signori Santi Romagnolo e Francesco Pino più altri 2942 contribuenti residenti a Milazzo, col quale si chiede l’annullamento delle deliberazioni dell’agosto dello scorso anno con cui il consiglio comunale e la giunta hanno definito le tariffe relative al tributo Tari per l’anno 2015.

Si tratta dell’epilogo dello scontro politico dello scorso autunno quando l’opposizione vicina all’ex sindaco Carmelo Pino preannunciò tale iniziativa giudiziaria dicendosi «pronta a supportare i cittadini» nei ricorsi avverso una tariffa che viene ritenuta «incostituzionale per mancanza di equità fiscale». In particolare si contestava la procedura che ha portato la maggioranza consiliare ad approvare la Tari e dati alla mano evidenzia che l’aumento è addirittura superiore all’80 per cento.

«Un pensionato con appena 800 euro di pensione pagava lo scorso anno di rifiuti 99 euro, con questa Amministrazione ne pagherà 204». Ipotesi sempre respinte dall’Amministrazione che ha evidenziato come i costi del servizio scaturiscano da una perizia dettagliata degli uffici e dai notevoli oneri di trasporto e conferimento in discarica. «Elementi esistenti già nel semestre in cui governava la precedente Amministrazione». Ai giudici amministrativi il compito di dipanare la matassa.

Nel frattempo proprio in questi giorni è stata pubblicata dagli uffici una nuova manifestazione di interesse per individuare nuovi gestori del servizio. L’intenzione è di procedere ad una nuova gara.

Altra novità di ieri è la nomina ad esperto gratuito del settore dell’igiene urbana del dottor Davide Canevari titolare di esperienze del settore per avere redatto e co-redatto piani di interventi per altri comuni della provincia di Messina e rivestito ruoli gestionali in impianti di riciclaggio dei rifiuti.

Infine il meetup “Milazzo in movimento” nell’evidenziare che è «inconcepibile che ancora, dal 2014, la Regione non abbia approvato il Piano Aro di Milazzo propedeutico all’avviamento della raccolta differenziata», chiede al sindaco di «attivarsi per rendere praticabile nel minor tempo possibile la raccolta differenziata sul territorio, anche perché dal 2017 il conferimento in discarica, in base alla nuova eco tassa, diventerà due volte più oneroso per i Comuni e di conseguenza per i cittadini. Non possono pagare sempre i cittadini per l’inefficienza della nostra classe dirigente».(r.m.)

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