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Paziente affetto da meningite muore all’ospedale Papardo

Paziente affetto da meningite muore all’ospedale Papardo

Un cinquantottenne è deceduto all’ospedale Papardo a causa di una meningite che non gli ha lasciato scampo. T.U. (l’azienda ospedaliera preferisce al momento non rendere nota l’identità), è morto alle 14.30 di ieri nel reparto di Rianimazione, dove la situazione respiratoria si è aggravata a tal punto che il suo cuore ha cessato di battere. Il paziente era stato ricoverato mercoledì scorso, nel reparto di Endocrinologia, per gravi problemi diabetologici. Venerdì pomeriggio, ha accusato un piccolo attacco ischemico. Immediatamente visitato dai medici dell’ospedale Papardo, è stato trasportato nell’Unità coronarica. Qui, gli accertamenti hanno fatto emergere che le sofferenze del 58enne avevano natura cerebrale. Così, alle 17, è stato visitato dagli infettivologi della clinica, che hanno emesso la diagnosi di meningite batterica. “Isolato”, il 58enne è stato sottoposto a profilassi antibiotica. Analoga prassi è stata seguita per tutti i sanitari e le persone che sono entrate a contatto diretto con l’ammalato.

L’azienda ha anche disposto la sanificazione dei percorsi, dall’Endocrinologia, alla Rianimazione, passando per l’Unità coronarica. Inizialmente, il paziente, ricoverato e monitorato sotto terapia antibiotica, risultava in condizioni stazionarie, anche se in situazione di gravità. Successivamente, però, il quadro clinico è peggiorato e si sono manifestate criticità a livello respiratorio. Ragion per cui si è deciso di trasferirlo nel reparto di Rianimazione.

Nonostante i protocolli clinico-sanitari eseguiti dal personale ospedaliero, il cinquantottenne è spirato per via della meningite, che si è spinta fino ad attaccare i centri del sistema nervoso che regolano l’attività respiratoria. Proprio il sistema nervoso è interessato da questa malattia, che determina l’infiammazione delle meningi. Può essere provocata da batteri, virus o altri microrganismi e a seconda del suo andamento è classificata in acuta, subacuta o cronica. I sintomi, invece, vengono individuati in febbre, cefalea e rigidità nucale.

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