Il bando internazionale per la Fiera diventa l’ennesimo caso di questa tormentata stagione politico-amministrativa. L’Autorità portuale intende andare avanti e considera assolutamente immotivato il tentativo, definito “dilazionatorio”, del sindaco di prendere ancora tempo, proprio nel momento in cui, dopo un confronto durato mesi, si era giunti a un passo dalla scelta operativa. Si registra un coro di reazioni negative nei confronti di chi guida Palazzo Zanca, ma Renato Accorinti non ci sta a passare per colui che vuole bloccare le iniziative di sviluppo e di valorizzazione delle aree più preziose della città.
«Questa amministrazione – afferma Accorinti – sta sbloccando le opere ed è proprio di oggi la notizia che è pronto il decreto per la nuova via Don Blasco e che il bando andrà all’Urega la prossima settimana. Sulla Fiera, abbiamo sempre partecipato alle riunioni promosse dall'Autorità portuale per dare nuovo slancio vitale alla pregevole area occupata dalla Fiera. A seguito di vari incontri l'Amministrazione ha proposto, in maniera estesa, alcuni punti che ritiene possano essere una base necessaria per la costruzione di un bando di assegnazione. In particolare – insiste Accorinti – si considera necessario prevedere la fruibilità piena e libera del maggior numero di aree, la valorizzazione culturale con particolare riferimento alla realizzazione di un Museo del Mito e del Mare e al Teatro, la valorizzazione economica con elementi quali la cittadella del made in Sicily per la promozione delle eccellenze enogastronomiche e dell’identità culturale della nostra terra. Inoltre, la proposta turistica, con l'attivazione di un punto panoramico sullo Stretto, offerte interattive e multilinguistiche e di accoglienza per il turista, crocerista e non. La stessa Amministrazione ha peraltro espresso perplessità sulla previsione di un concessionario unico per 20 anni per tutta l’area, considerando invece utile per la città la gestione pubblica degli spazi destinati alla cultura e alle attività teatrali. Alle proposte del Comune è stato risposto che l’intenzione dell'Autorità portuale è di redigere un bando estremamente aperto, per evitare di vincolare l'estro e la fantasia delle proposte progettuali, rimandando in sede di aggiudicazione le valutazioni sulle proposte ricevute. Siamo invece convinti – insiste Accorinti – che il momento “politico” di un affidamento è la stesura del bando, non l'aggiudicazione che, non a caso, è affidata a una commissione di tecnici, a garanzia essenzialmente di trasparenza e legalità. Sulla base di queste premesse abbiamo manifestato la necessità di un approfondimento delle scelte di bando e di un confronto aperto a tutta la città. In ultimo, abbiamo ricordato che, indipendentemente dall'iter che l'Autorità portuale intenderà seguire, quella fieristica è un'area indiscutibilmente urbana e non portuale e che per questo è stata depositata alla Commissione di delimitazione istituita dalla Capitaneria di Porto idonea documentazione tecnica di supporto, prodotta dagli uffici del Patrimonio comunale. Così come già fatto nei giorni scorsi con l’Asp – conclude Accorinti – nello spirito di leale collaborazione fra istituzioni, confidiamo in una soluzione concordata con l’Autorità portuale, riconoscendo il ruolo del Comune come garante del percorso democratico».
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