"Il ponte sullo Stretto, lo valuteremo, affrontandolo però non come una priorità assoluta perché la priorità è mettere in sicurezza ponti, strade, occuparsi del dissesto, e così via". Lo ha detto il ministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Graziano Delrio, partecipando a Bari al 'Viaggio nell'Italia che innova', organizzato dal Sole 24 Ore in collaborazione con E&Y. "Il ponte - ha aggiunto - è un progetto che va visto per la sua concreta realizzabilità e utilità come tutti i progetti di questo paese". "In un paese normale - ha proseguito - si discute di un ponte come di un progetto da valutare, se sarà utile o no, se sarà fattibile o no, dobbiamo ritornare a discutere dei progetti in maniera molto trasparente con le comunità e gli enti locali capendo qual è la loro reale utilità".
"Renzi usa le opere incompiute come specchietto per le allodole per legittimare la riesumazione del Ponte sullo Stretto di Messina che, oltre ad essere un progetto inutile, sarà a sua volta una nuova opera incompiuta, visto che non ci sono né le risorse economiche né le condizioni ambientali per realizzarla". Così i deputati del M5S della Commissione Trasporti commentano le dichiarazioni di Renzi sul Ponte sullo Stretto. "Renzi strumentalizza i disservizi e il disagio di milioni di pendolari italiani - sottolineano - prendendoli in giro e usando come merce di scambio quelli che sono dei diritti fondamentali, come appunto una mobilità efficiente e sostenibile e un territorio sano e sicuro, che non sia messo a rischio da infrastrutture inutili e faraoniche dal distruttivo impatto ambientale, se poi mancano autobus e treni regionali decenti oltre che una seria pianificazione per una riconversione ecologica del settore dei Trasporti in Italia, come da sempre propone il M5S. Addirittura Renzi è stato costretto, tra le risate della stampa internazionale, a giocarsi l'inaugurazione dell' autostrada Salerno-Reggio Calabria, riferendosi in realtà, ma anche questo è solo un annuncio, semplicemente alla chiusura dei cantieri in essere per il prossimo 22 dicembre, che non equivale a dire 'fine dei lavori'. Una nuova opera incompiuta, tanto per cambiare", concludono i grillini.