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Il mare invade cantine, garage e la litoranea

Il mare invade cantine, garage e la litoranea

C’è viva preoccupazione in paese per le condizione avverse del mare.

Un forte vento di scirocco per tutta la giornata di ieri, e le previsioni non fanno sperare al meglio, ha alimentato le onde dello Jonio che, fin dal pomeriggio di domenica, hanno aggredito il lungomare.

Soprattutto l’Amministrazione comunale è preoccupata, perché ogni volta che le onde impetuose oltrepassano il muro di cinta e attaccano il lungomare, causano danni ingenti, e non solo alle strutture pubbliche.

La volta scorsa la furia del mare in tempesta ha scaricato sulla strada marina quintali di sabbia, tanto che per spalarla sono dovuti intervenire cinque mezzi “bulldozer” e diverse squadre di operai. Un lavoro non semplice, che ha comportato sia disagi alla regolare vita della tranquilla cittadina ionica che ingenti spese non previste per le certo non rosee casse del Municipio.

Non solo. Sono stati divelti i pali della segnaletica, danneggiati in maniera irreversibile i cassonetti per la raccolta dei rifiuti urbani e della differenziata e allagati decine di scantinati e parcheggi per auto che si trovano al di sotto del manto stradale. La particolare conformazione di alcune case estive che insistono proprio sul lungomare ha infatti come caratteristica quella di avere i garage destinati alla custodia dei mezzi al di sotto del livello stradale e sono quindi accessibili attraverso delle rampe. Rampe che, proprio per la loro pendenza, altro non fanno che agevolare il percorso all’acqua.

Da ieri pomeriggio il mare è troppo agitato. Il vento sta facendo anche la sua parte, facendo gonfiare i cavalloni, spingendoli poi sul lungomare. Uguale sorte a Furci. Qui in alcuni tratti la spiaggia è particolarmente ridotta e ciò facilita l’assalto dei cavalloni. In questo comune se il mare dovesse aggredire la strada, la circolazione viaria verrebbe spostata sulla Nazionale, come è stato fatto il mese scorso. Con doppio senso di marcia.

I pescatori hanno immdiatamente tirato le barche sui marciapiedi e nelle piazze, “parcheggiandole” una accanto all’altra e legandole bene con potenti fune alle transenne. Anche numerosi residenti hanno preso in via cautelativa, e in maniera del tutto artigianale, alcuni piccoli provvedimenti a salvaguardia di abitazioni, cantine e garage. La situazione viene continuamente monitorata in modo da poter essere pronti in caso di emergenza.

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