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Le isole ecologiche
automatizzate

Le isole ecologiche automatizzate

Isole ecologiche 2.0. Tutte e sei le piattaforme dedicate alla raccolta differenziata sono state finalmente automatizzate. Stop agli scontrini senza riscontri, ai medievali appunti sui libri mastri, e largo, dopo un paio di anni   alla bilancia elettronica e all'accredito automatico del peso al cittadino che spera in una Tari più leggera.

Dal 16 febbraio i dati sulla differenziata dei messinesi finiscono in un unico database. Un appalto di 70.000 euro per creare una rete informatica che renda moderno il sistema di rilevamento. Presto i dati su quanti rifiuti ognuno di noi avrà portato in isola, saranno consultabili on line e sopratutto quegli stessi numeri finiranno all'ufficio Tributi che compila le cartelle Tari di oltre 100.000 famiglie.

Presto i cittadini se la dovranno cavare da soli. In questa prima fase, ci sono dei facilitatori che spiegano con attenzione tutto il procedimento.

Ogni tanto, essendo ancora in fase di verifica tutto il sistema, il computer si blocca, ma in pochi secondi il procedimento riprende. 

Dunque la cosa essenziale è quella di munirsi della tessera sanitaria di colui al quale viene indirizzata la Tari. Se non fosse disponibile l'originale o se il capofamiglia non potesse andare all'isola, allora basterebbe una fotocopia per attivare il lettore di codici delle nuove pese elettroniche. Tutti i dati regstrati nei primi 45 giorni dell'anno non andranno persi, anche se va ricordato che i rifiuti del 2016, saranno scomputati dalla Tari del 2017. Per quella di quest'anno invece, le 29.000 famiglie registrate alle isole hanno differenziato nel 2015.

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