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Arturo Di Napoli pronto per l'appello

Chiesti 4 anni di squalifica per Di Napoli

L’avviso di chiusura indagini della procura di Catanzaro nell’inchiesta Dirty Soccer ha consentito ai legali di Arturo Di Napoli, gli avvocati Mattia Grassani e Antonio Fazio, di accedere agli atti e, successivamente, di riscontare nelle intercettazioni allegate al fascicolo, alcuni punti favorevoli al loro assistito. Venerdì prossimo, a Roma, davanti alla Corte Federale D’Appello, c’è da smontare la pesante accusa di illecito sportivo costata a Di Napoli, in primo grado, 4 anni di squalifica perché, in concorso, quando era allenatore del Savona, avrebbe taroccato la gara tra l’Aquila e i liguri, del 23 novembre del 2014. Partita finita con il successo degli abruzzesi per 1-0. Accusa sempre respinta al mittente da Re Artù che, in più circostanze, ha manifestato la sua innocenza per i fatti contestati. Spulciando le carte, i legali di Arturo Di Napoli,  avrebbero riscontrato nuovi importanti elementi che potrebbero attenuare gli addebiti per una riduzione significativa della pesante squalifica inflitta lo scorso primo febbraio. Si punta alla derubricazione del reato, anche se, oggettivamente, appare difficile ipotizzare una cancellazione tout-court della sentenza. Arturo Di Napoli potrebbe, però, cavarsela con sei mesi di stop se gli verrà contestata solo l’omessa denuncia. In questo modo potrebbe tornare ad allenare dalla prossima stagione.

In attesa c’è, ovviamente, anche il Messina che, dopo la sentenza di primo grado, come segno di fiducia, non ha rescisso il contratto triennale che lega il club peloritano ad Arturo Di Napoli. Tempi brevissimi per la sentenza della Corte Federale D’Appello, attesa all’inizio della prossima settimana.

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