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"Lux et Lumen", personale di Katia Lupò

"Lux et Lumen", personale di Katia Lupò

Per il ciclo R-esistenza d'artista - visioni d'arte contemporanea il presidente del Teatro Vittorio Emanuele Maurizio Puglisi inaugurerà domani, mercoledì 24 alle ore 19, la mostra curata da Saverio Pugliatti, dal titolo "Lux et Lumen" personale di Katia Lupò.

 "La luce è da sempre stata fondamento di tutte le arti visive. Da Caravaggio a Van Gogh, passando attraverso Turner la luce è stata elemento stesso della composizione, dominandone cromia, tramandone le tessiture e donando emozioni e suggestioni.

Questo mio percorso è una personale trasposizione pittorica di fenomeni fisici quotidiani quali interferenza, diffrazione, riflessione e rifrazione visti attraverso tecniche pittoriche differenti. L'interferenza si manifesta mediante grandi campi di colore penetrati, dall'alto e dal basso, da profonde incisioni di colore contrastante che emergono e a volte si sovrappongono, proprio ad evidenziare il fenomeno luminoso. Le forme che risultano piatte, s'intrecciano lungo i margini frastagliati secondo linee geometriche orizzontali e verticali, segnando un certo rigore, spesso presente nella mia pittura, e conferendo nel contempo dinamismo all'insieme.

È comunque sempre presente una gestualità dinamica che si riscontra in maniera ancora più evidente nei dipinti della diffrazione dove, lampi di luce colorati attraversano fenditure invadendo la parte centrale della tela. Il segno calligrafico è nervoso e graffiante e il pulsare dei colori squillanti, sui vasti campi di colore, riportano al mio periodo dell'espressionismo astratto.

La stessa gestualità è presente nelle tele dedicate alla rifrazione ed al fenomeno della dispersione della luce. In questo caso però la violenza dei colori è smorzata dalla presenza di bianchi polverosi che, avvolgendo i colori stessi, li smorzano per ricordare come il bianco sia la somma di tutti i colori.

Paesaggi minimali, linee essenziali, colori polverosi e tratti acquerellati distinguono la sezione dedicata alla riflessione della luce. Qui, tra le forme astratte è possibile intravedere accenni al figurativo, sia per la necessità narrativa del fenomeno fisico, sia per esigenze nostalgiche ed incontenibili che a volte inevitabilmente affiorano".

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