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Piovono calcinacci,
5 auto a pezzi

Piovono calcinacci, 5 auto a pezzi

Un crollo improvviso e imponente di calcinacci da una ventina di metri d’altezza, di quelli che possono causare tragedie da prima pagina. Fortunatamente, nonostante quell’area del Policlinico, ai piedi dell’edificio a 5 piani del padiglione “E”, vicino all’ingresso dell’Aula magna, sia di continuo attraversata da automobilisti e pedoni, in quel momento nessuno stava camminando o cercando uno stallo libero. Così massi e frammenti piovuti come proiettili dal culmine del quinto piano hanno “solo” semidistrutto quattro auto, e gravemente danneggiato una quinta.

È molto inquietante quanto accaduto nella tarda mattinata di ieri in una delle aree “a strisce blu” del Policlinico “Gaetano Martino”. Le quattro vetture travolte dalla pesantissima pioggia di calcinacci, alcuni veri e propri massi, hanno riportato lo sfondamento totale o parziale del parabrezza, oltre ad ingenti danni alla carrozzeria. Al crollo hanno concorso le violente folate di vento frammisto a pioggia che hanno imperversato in città nella mattinata di ieri, ma è chiaro che hanno solo fatto da detonatore ad una fragilità già presente, seppure non visibile, nel rivestimento di quell’edificio risalente agli Anni 70.

Ad una delle cinque auto, una “Opel Corsa” i pesantissimi frammenti hanno spezzato i montanti della parte anteriore, mentre le altre tre, rimaste con le vetrate a pezzi e le lamiere contorte, sono una “Lupo Volkswagen”, una “Opel Agila” ed una “Lancia Y”. È andata un po’ meglio ad una Toyota Avensis, comunque centrata da un calcinaccio al centro del parabrezza anteriore.

Dopo il fragoroso schianto si è radunata intorno alle auto a pezzi e alla massa di detriti una piccola folla di dipendenti e di utenti del Policlinico, in molti preoccupati dall’ipotesi che anche la loro auto, parcheggiata più o meno vicino, potesse essere stata sfregiata da qualche grosso frammento. Appreso dell’accaduto il direttore generale dell’Azienda Policlinico, il dottor Marco Restuccia, ha richiesto l’immediato intervento dei Vigili del fuoco. Che hanno transennato l’area e rimosso tutte le porzioni prossime alla parete semicrollata, e risultate a rischio. Si tratta, naturalmente, solo della prima doverosa verifica post crollo. Ora toccherà al Policlinico fare il massimo per scongiurare che simili rischi per la pubblica incolumità vengano più corsi dagli utenti o dal personale. In questo senso il manager Restuccia si mostra molto determinato, con una premessa sullo sconcertante episodio: «Siamo molto dispiaciuti del pericolo corso e del danno subito dalle auto degli utenti, che sarà evidentemente risarcito, ma dopo aver consultato il mio ufficio tecnico, posso assicurare che quel corpo del padiglione E non aveva manifestato segni di deterioramento, né richiesto interventi di manutenzione straordinaria in occasione dei controlli periodici effettuati sui padiglioni. Adesso – annuncia Restuccia – rinnoveremo, a tappeto, la verifica delle condizioni di tutte le strutture a cominciare da quelle più datate, e naturalmente dal padiglione “E”».

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