Il caso c’è tutto, ed è quasi incomprensibile, per quanto sia tipicamente messinese. Ovvero nel segno dei tradizionali scontri o bracci di ferro, di tipo giudiziario o para-giudiziario, tra enti pubblici che dovrebbero risolvere pacificamente, a un tavolo, i loro problemi. La notifica delle prime ordinanze di sgombero, recapitate dall’ufficiale giudiziario (per conto dell’Asp) ad alcuni operatori del mercato Sant’Orsola, per quanto sia il coronamento di una causa Comune-Asp definitivamente conclusa già nel 2004, anzi forse proprio per questo, ha sortito un effetto choc nella categoria degli ambulanti a posto fisso, e non solo tra loro.
I più di quaranta operatori, concessionari degli stalli del S. Orsola per 10 anni in base al bando al quale hanno preso parte e al regolamento mercatale, hanno informato l’assessore ai Mercati Patrizia Panarello, gli uffici ed i consiglieri comunali. I commercianti, in stato di agitazione, si riuniranno oggi in assemblea per valutare il da farsi. La situazione, per quanto risolvibile visto che l’Asp non avrebbe un bisogno specifico di questo terreno, è comunque preoccupante. «L’ufficiale giudiziario – riferisce la prof. Panarello – avrebbe loro detto che l’area va necessariamente sgomberata entro pochi mesi».
Ma è doveroso interrogarsi su cosa sia realmente successo tra l’Asp e il Comune. «Non comprendiamo minimamente le ragioni di un simile cambio di linea – osservano il vicesindaco Signorino e l’assessore all’Urbanistica De Cola – visto che l’anno scorso, quando ci siamo incontrati con il manager dell’Asp, Sirna, si era tutti concordi sulla possibilità di risolvere, in maniera unitaria ed organica, tutte le vicende relative alle aree rivendicate dal Comune, e ancora in uso all’Asp, così come alle aree di cui l’Asp è proprietaria e chiede a Palazzo Zanca la restituzione, come appunto lo slargo di Sant’Orsola». Un particolare in più, non da poco: «Avevano pensato di dare all’Asp in permuta, come un’adeguata contropartita, un terreno della zona sud in cui avevamo fatto anche un apposito sopralluogo tecnico».
Solo il manager dell’Asp, Gaetano Sirna, potrà fornire una risposta illuminante su cosa abbia portato la macchina amministrativa dell’Asp ad arrivare alle notifiche di sgombero di un mercato cittadino da una superficie scoperta, pressocché equivalente ad una piazza. Un provvedimento che, per quanto giuridicamente ineccepibile, appare irrealizzabile quanto meno in pochi mesi per le ovvie conseguenze dirompenti in termini organizzativi ed occupazionali che avrebbe, a tappe forzate, un trasferimento finora mai pianificato. L’assessore Panarello assicura: «Faremo restare lì gli operatori di sant’Orsola. Se non andrà bene una permuta, pagheremo l’affitto: comunque troveremo soluzioni complessive»
In questa direzione andava l’interrogazione diffusa sabato dalla consigliera Simona Contestabile e dal sindacalista Ticonosco che chiedevano di convocare un tavolo al quale invitare tutti i protagonisti della vicenda affinché si arrivi ad una soluzione condivisa, avendo riguardo al primario interesse in gioco: il lavoro degli operatori tutti».
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