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Rogo nella notte a Mistretta, otto auto e tre moto in fiamme

Rogo nella notte a Mistretta, otto auto e tre moto in fiamme

È presto per parlare di attentato incendiario che ha provocato terrore, nella notte tra martedì e le prime luci di ieri, in un complesso di palazzine nella zona periferica del paese. Paura, danni ingentissimi, nove famiglie evacuate per precauzione e perché rimaste senza corrente elettrica, otto autovetture completamente distrutte oltre due moto di grossa cilindrata e uno scooter, danni strutturali alle abitazioni ancora da verificare e un interrogativo che assilla molti: come è potuto scoppiare un incendio di tali proporzioni che ha richiesto più di sette ore per domarlo?

Le fiamme erano come intrappolate. Per fortuna si contano solo danni materiali – il calcolo è azzardato farlo in questo primo momento – e meno male nessun problema alle poche persone che si trovavano a casa. Il resto era fuori per via delle ultime battute di carnevale. Dieci minuti prima della mezzanotte di martedì alcuni testimoni asseriscono di aver udito un forte boato. Il boato – si sa – è conseguenza di un’esplosione che pare non ci sia stata. Attimi dopo transita da via Gramsci una “Gazzella” del Nucleo Radiomobile in servizio di perlustrazione. L’equipaggio si accorge, pur nella notte profonda, di un denso fumo levarsi dalla prima palazzina, proprio dirimpetto il campo sportivo. Due autovetture, una jeep Suzuki e una storica Fiat 500, stavano prendendo fuoco all’interno del garage.

L’intuito dei militari è quello di scampanellare in ogni appartamento. Nessuno risponde perché la centralina elettrica dello stabile è stata la prima a essere attaccata dalle fiamme. Si bussa con le mani a ogni portone. Una signora che abita nelle case popolari a ridosso della strada conoscendo i numeri privati dei comandanti dei distaccamenti della Forestale di Mistretta e Tusa li allerta. Sono attimi di terrore vissuti da chi è già in strada. Due estintori e un Modulo antincendio della Forestale sono poca cosa.

Le fiamme cominciano a impossessarsi degli altri automezzi parcheggiati in fondo. I pneumatici in fiamme creano una barriera di fumo nero e irrespirabile. Circa un’ora dopo dal distaccamento di Sant’Agata Militello arrivano due squadre di Vigili del Fuoco che lotteranno sino alle sei del mattino per avere ragione delle fiamme.

Nel frattempo, i carabinieri iniziano ad avvisare le persone non ancora rincasate per il carnevale o che si trovavano fuori paese. Le palazzine sorgono su due piani e hanno un garage nel seminterrato (300 metri quadrati circa). Dopo l’opera di spegnimento – cui ha fatto eco qualche piccola polemica, per fortuna rientrata – si contano i danni, quelli palpabili.

Otto autovetture completamente distrutte: Bmw 320, Opel Corsa, Fiat Panda, Citroen C3, Fiat 500, Jeep Suzuki e Volkswagen Golf. A questo inventario si sommano: 2 moto Yamaha, un Kawasaki Enduro e uno scooter Piaggio Hexagon. Un ammasso di lamiere. La struttura dello stabile in qualche punto è stata intaccata e la parte terminale di un muretto di demolizione crollato. Quadro elettrico e fili completamente liquefatti. Ci vorrà del tempo per ripristinare la corrente elettrica in ogni singola abitazione. Famiglie che dopo la notte dell’ultimo giorno di carnevale, passata in bianco, da ieri sera si sono dovute trasferire a casa di parenti e amici.

Incontriamo il comandante di compagnia, cap. Filippo Lo Franco, che in modo instancabile assieme ai suoi uomini è rimasto sul posto fino al mattino. «L’incendio, accidentale o doloso – dichiara – al momento non permette di fare ipotesi. Il fuoco ha cancellato qualsiasi possibile traccia utile». Intuiamo – anche se non si esprime chiaramente – che qualche pista gli uomini del Nucleo Operativo della Compagnia la stanno seguendo o ce l’hanno già nelle mani.

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