Continuano a mantenere alta l’attenzione sulla situazione della sanità nel Messinese i deputati all’Ars e alla Camera del Movimento 5 Stelle che nei giorni scorsi hanno effettuato un’ispezione all’ospedale “Barone Romeo” di Patti. I portavoce Cinquestelle Valentina Zafarana e Alessio Villarosa hanno verificato l’efficienza e lo stato dei luoghi, accompagnati dal vice direttore del presidio, Dr Merlo. “Il presidio, - affermano i due parlamentari – nonostante si presenti in buone condizioni, ha comunque dei deficit cronici strutturali, segnalati anche dagli stessi operatori nel Piano della Perfomance 2016-2018”.
E’ lungo l’elenco delle disfunzioni segnalate dai due deputati M5S, così di seguito, nel reparto di chirurgia vascolare denunciano il non funzionamento della sala operatoria, “fatto che crea grossi sprechi anche economici”; nel reparto di ostetricia e ginecologia, invece, è presente un solo bagno ogni due stanze e, nei momenti d’emergenza, viene inserito un terzo posto letto in stanze non idonee a 3 posti letto; “si tratta di un reparto da quasi 1000 parti annui in continua crescita, con presenza di un reparto di neonatologia/pediatria e Utin, e con percentuali elevate di parti con neonati prematuri o parti gemellari. Carenze del genere – affermano Zafarana e Villarosa - creano grossi carichi di lavoro agli operatori e importanti disagi alle utenze”. Altri deficit che la struttura presenta, come quasi tutte le strutture della provincia che i portavoce hanno già visitato, sono la vetustà delle attrezzature bio-mediche, un organico sotto dimensionato, la mancanza di figure apicali e/o professionali in molti reparti importanti come anestesia, chirurgia (sia generale che vascolare) e oculistica; e la presenza di un numero esiguo di sale operatorie rispetto alle possibilità della struttura.
“Nella già penalizzata situazione della sanità messinese in città e in provincia, - continua la portavoce all’Ars Zafarana - chiediamo che la direzione generale sia attenta almeno alle esigenze di buon funzionamento dei presidi rimasti sul già difficile territorio provinciale, con particolare attenzione per la chirurgia vascolare, la turnazione secondo i parametri europei e le reperibilità al pronto soccorso e il punto nascite, in cui le partorienti sono costrette a dividere il bagno in quattro”. La deputata chiede maggiore attenzione alla messa in sicurezza della struttura, alle porte di radiologia, delle quali si vede il piombo della struttura interna. E ancora, “meno primari e più servizi”. Conclude Alessio Villarosa che parla di responsabilità politiche: “visto che negli ultimi anni, il governo prima e l'assessorato poi, hanno deciso di ridurre o chiudere alcuni ospedali, non è tollerabile che adesso quest'ultimi non siano in grado di garantire la completa efficienza e la massima sicurezza nei pochi presidi rimasti. Nessun siciliano dovrebbe preoccuparsi per la propria salute o scegliere la fuga verso il nord per farsi curare, non devono essere gli operatori o i pazienti a colmare le mancanze di uno stato che mette la salute agli ultimi posti”.