Sono stati posti sotto sequestro dagli uomini del Corpo forestale di stanza al distaccamento di Barcellona, due appezzamenti di terreno all’interno del torrente Patrì, in località “Rocche Marro” nel territorio di Terme Vigliatore. In questi luoghi sono stati abbandonati fanghi provenienti da cicli di lavorazione industriale, sia sfusi che contenuti in sacchi. Questo l’esito di un’operazione portata a termine dagli uomini dell’Ispettorato ripartimentale delle Foreste.
Effettuato un giro di perlustrazione finalizzato a prevenire e reprimere illeciti ambientali, sono stati individuati questi rifiuti speciali abbandonati nell’alveo del torrente. Si tratta di fanghi di colore scuro, in parte sfusi e in parte insaccati in contenitori di stoccaggio tipici dei rifiuti industriali. Presumibilmente, secondo gli agenti della forestale della città del Longano, sono stati depositati nella notte tra sabato 30 e domenica 31 gennaio. Per accertarne la componente chimico-biologica e l’esatta codifica del rifiuto, si renderà necessario il prelievo di campioni. Successivamente saranno sottoposti ad analisi presso l’Arpa (l’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente) di Messina. E saranno proprio i tecnici dell’Agenzia a procedere al prelievo e, di seguito, a compiere l’analisi. I siti in cui sono stati ritrovati i fanghi sfusi e i sacchi sono stati posti sotto sequestro e consegnati in custodia giudiziaria ad un dipendente del Comune di Terme Vigliatore, delegato da un tecnico comunale termense.
Una informativa su quanto è stato trovato all’interno dell’alveo del torrente Patrì è stata inviata anche alla Procura della Repubblica di Barcellona.