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La Polizia arresta cinque scafisti

La Polizia arresta cinque scafisti

Con il miglioramento delle condizioni meteo marine puntualmente sono ripresi gli sbarchi e gli arrivi a Messina dei migranti.

Il 31 gennaio tre interventi differenti sono stati eseguiti alla Guardia Costiera e da una nave militare tedesca. Quasi 400 le persone soccorse in mare ormai alla deriva su gommoni di fortuna e sono giunte ieri a Messina sulla nave Dattilo.

Qui, i migranti sono stati ascoltati dagli investigatori della Squadra Mobile. Arrivano tutti dal continente africano. Gambia, Senegal, Mali, Ciad, Camerun. Ognuno con una storia diversa e viaggi alle spalle durati anni prima di raggiungere la costa libica ed imbarcarsi verso l’Europa. 

Le indagini hanno consentito di arrestare cinque scafisti responsabili del reato di immigrazione clandestina. Sono tutti giovanissimi. Quattro provengono dal gambia, uno dal Burkina Faso. A metterli sulle loro tracce in particolare il racconto di un ragazzo partito dal Senegal  il 14 aprile dell'anno scorso, giunto in Libia a settembre dov'è stato rapito da una banda di criminali. Ha dovuto pagare 700 dinari libici, prestati da un altro prigioniero, per ottenere la libertà. Quindi ancora altri mesi trascorsi in un capannone ad attender e il momento della partenza arrivato una settimana fa. 86 stipati su un camion frigorifero prima di salire sul gommone guidato da un uomo di colore spalleggiato da un complice che con un telefono satellitare ha chiamato i soccorsi. Prima di mischiarsi con i profughi per non essere individuati dalle forze dell'ordine.  Una lunga traversata senza salvagente, né acqua né cibo salvo per quei pochi che avevano qualche soldo per comprarli. Poi l'arrivo a Messina ed ora il carcere per quei cinque mercanti d'uomini che non hanno avuto pietà neanche per i bambini.

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