E' solo questione di ore. Potrebbe avere presto un nome e un cognome la persona che ha brutalmente ucciso tre cani a colpi di pistola abbandonando poi le carcasse nel greto del torrente Zafferia.
Gli uomini della sezione benessere degli animali della Polizia Municipale, che non hanno mai smesso di indagare su questa vicenda che ha scosso le coscienze dei messinesi, sono ormai ad un passo dall'individuare il responsabile. Dopo giorni di indagini ieri mattina si è svolto un summit presieduto dal comandante del corpo, Calogero Ferlisi che ha chiesto ai suoi uomini un'accelerazione dell'attività per risolvere il caso.
Ad uccidere i tre meticci, un maschio di circa dieci anni, e due femmine di sette e due anni, tutti randagi, sarebbe stato un pastore dell'estrema zona sud della città. Secondo quanto accertato dagli investigatori i cani negli ultimi giorni avrebbero compiuto delle razzie in alcuni ovili uccidendo trenta pecore. Il proprietario degli animali non ci ha pensato su due volte, si è appostato vicino ai recinti e quando sono arrivati i tre cani li ha uccisi con numerosi colpi di pistola. Questo sarebbe accaduto nella notte fra domenica e lunedì scorsi. Poi ha caricato le carcasse su un furgone e le ha abbandonate nel greto del torrente Zafferia dove lunedì mattina sono state notate da alcune persone che hanno avvertito la Polizia Municipale. Le indagini hanno permesso di accertare che proprio un pastore della zona sud nei giorni scorsi ha presentato all'asp una denuncia per l'uccisione di una trentina di capi di bestiame da parte di un cane che è stato pure indicato dall'autore della denuncia. Un passaggio necessario per ottenere il risarcimento dall'assicurazione ma la Polizia Municipale non è convinta che le cose siano andate così come indicate nella denuncia e sta proseguendo nelle indagini. Fino a stamattina sono stati sentiti numerosi pastori della zona sud e lo stesso sospettato nei confronti del quale potrebbe presto scattare una denuncia penale per uccisione di animali