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Stalle in città, nessuno vede niente?

Stalle in città, nessuno vede niente?

Corse clandestine di cavalli nel mirino degli inquirenti. Il giro di migliaia e migliaia di euro che quasi tutte le domeniche – da nord a sud della città – ruota attorno a queste gare gestite dalla criminalità organizzata è uno dei capisaldi della lotta per il ripristino della legalità nella Città dello Stretto.

Da qui un intensificarsi dell’attività investigativa, soprattutto su quel “modus operandi” quasi militare utilizzato nello svolgimento delle gare. Nulla di inedito ma certamente grave: a partire da quelle importanti arterie stradali cittadine bloccate per diventare una sorta di ippodromo d’asfalto.

Non serve molto per far scoprire al cronista quello che accade in alcune delle zone della città interessate dalle corse clandestine, come testimoniano anche i video girati dagli spettatori e, poi pubblicati sui social network, o le innumerevoli fotografie scattate dalle forze dell’ordine che hanno arricchito gli atti delle inchieste.

A pochi passi dal viale Giostra, al rione Santa Chiara, è sotto gli occhi di tutti quello che accade ed è incredibile che nessuno si sia, almeno ufficialmente, mai accorto di nulla.

Il rione Santa Chiara, a pochi passi dal Seminario arcivescovile - ma la stessa cosa avviene in via Seminario Estivo - è ricco di stalle dove vengono custoditi i cavalli che, presumibilmente, spesso e volentieri vengono utilizzati per le corse. Non risulta che su queste “costruzioni” sia mai stato fatto un accertamento o l’Asp abbia mai fatto alcun controllo sanitario.

Ed è facile riscontrare, passeggiando per le strade del rione, come lo sterco dei cavalli e la paglia usata nelle stalle vengano abbandonati in ognidove. Anche in questo caso nessuno sembra aver mai segnalato questa “porcata”. In più, ed è questo l’aspetto più grottesco e al tempo stesso preoccupante della vicenda, in un vicolo di fatto senza uscita, e dove dei box che sembrano stalle la fanno da padroni, qualcuno ha fatto collocare un cassonetto per la raccolta dei rifiuti. Un contenitore, sulla cui parte frontale è stato anche apposto un cartello di divieto di sosta e che regolarmente viene svuotato dai mezzi di “MessinAmbiente”. Un fatto certamente strano, se non fosse anche che, allo sguardo, il contenitore mostra tracce di rifiuti animali: rifiuti che sono classificati come speciali e, per questo, devono seguire una procedura di smaltimento nettamente diversa.

Ma non è solo il rione Santa Chiara su cui si accendono i fari degli inquirenti. Stesso copione in via Bonanno, al villaggio Aldisio. Anche qui le tracce di sterco e di paglia sono per strada vicino ad altre stalle. E in tanti continuano a non vedere facendo finta di nulla...

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