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Le nuove Autorità portuali diventano realtà

Le nuove Autorità portuali diventano realtà

Il decreto relativo al riordino delle Autorità portuali italiane rientra nel pacchetto dei provvedimenti che nella serata di ieri il Consiglio dei ministri ha deliberato, nell’ambito della più generale riforma della pubblica amministrazione. Tramite il decreto attuativo firmato dalla ministra Madia, che ha recepito la proposta presentata dal suo collega di governo, il responsabile del Dicastero dei Trasporti e delle Infrastrutture Graziano Delrio, comincia a prendere corpo il nuovo Piano della portualità e della logistica.

Diventa, dunque, realtà il sistema delle Autorità portuali, ridotte da 24 a 15, che comprende anche quella del Mar Tirreno Meridionale, della quale fanno parte i porti calabresi di Gioia Tauro, Reggio, Villa San Giovanni, e anche quelli di Crotone, Corigliano, Taureana di Palmi e Vibo Valentia, assieme ai porti di Messina e di Milazzo. La Sicilia avrà, invece, i due sistemi, quello Occidentale, con Palermo capofila (ne fanno parte Trapani, Marsala, Mazara, Agrigento, Gela), e quello Orientale, che vede assieme Catania e Augusta.

In attesa di conoscere nel dettaglio i contenuti definitivi del decreto (stamane si terrà la conferenza stampa del premier Matteo Renzi e dei suoi ministri), il dato da evidenziare subito è che da oggi comincia la vera sfida. Finora, infatti, si è discettato più del “sesso degli angeli” che non delle strategie da realizzare perché la riforma dei sistemi portuali si possa tradurre davvero in un motore formidabile (come dovrebbe essere) di rilancio dello sviluppo socio-economico dei nostri territori.

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