Ci ha lasciati, Angelo Tripodo, batterista e didatta da tutti apprezzato per la rara sensibilità e le non comuni doti umane e artistiche.
Aveva dedicato gran parte dei suoi sessant’anni di vita alla musica, studiando e amando il jazz fino a diffonderne il verbo tra le generazioni emergenti.
Autodidatta, aveva compiuto le prime esperienze al fianco di Giovanni Renzo già all’inizio degli anni Ottanta. Con il pianista, compositore e oggi direttore artistico della sezione musica del Teatro Vittorio Emanuele, oltra a Pippo Mafali al contrabbasso, aveva creato uno trio che ha fatto storia in riva allo Stretto.
L’esordio nel 1986, al Messina Jazz Meeting, aprendo la scena al leggendario trombettista Chet Baker. E poi concerti e partecipazioni a festival, con tanti solisti ospiti, Gianluigi Trovesi e Paolo Fresu tra i più noti. Con Giovanna La Maestra, la compagna di sempre, presso la “Casa del Con” aveva creato il laboratorio Suono e Ritmo, facendo tesoro dell’apporto dei giovani strumentisti disabili coinvolti in quella magnifica esperienza. Diverse le collaborazioni in ambito teatrale.
Di recente aveva costituito Il Pluriverso Trio, singolare per impianto timbrico e scelta del repertorio, apprezzato nella stagione concertistica della Filarmonica Laudamo e al Sea Jazz Festival, in cui suonò anche un brano in duo, proprio con Renzo, sintesi di tutte le esperienze personali, anche e soprattutto di quelle mai portate in scena.
I suoi funerali si svolgeranno oggi alle 16 nella chiesa di S. Andrea Avellino.