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Messina, il presidente Stracuzzi licenzia Berardi su Facebook

Messina, il presidente Stracuzzi licenzia Berardi su Facebook

La prima sconfitta casalinga del Messina ha avuto lo stesso effetto di uno tzunami che travolge tutto e tutti e spazza via anche quanto di buono fatto, cioè i 25 punti che consentono alla squadra di pensare positivo in chiave salvezza. Il primo a pagare le conseguenze della disfatta casalinga è stato il portiere Alessandro Berardi, licenziato, di fatto, da un post su Facebook del presidente del Messina, Natale Stracuzzi che, a notte fonda, sul suo profilo ha esternato  palesemente il malumore sul social network, un modo inusuale, troppo diretto e comunque non da società di livello, perché il detto che i panni sporchi si lavano in casa dovrebbe valere per tutti, in primis per chi ha la responsabilità di gestione.  L’estremo difensore, che ricorderà a lungo il giorno del suo compleanno, è stato dato in pasto all’opinione pubblica  e, probabilmente, pagherà con la cessione,  la negativa prestazione di Caserta e il pomeriggio balordo con il Benevento, in cui, però, nessuno può considerarsi esente da colpe a cominciare dall’allenatore, in uno stato d’animo comprensibilmente poco sereno per l’attesa sentenza sul calcioscommesse,  che non ha potuto preparare la partita con grande attenzione e tranquillità, proponendo nell’undici titolare un calciatore come Barraco, ormai ai margini del progetto e in odor di lasciare lo Stretto. Ci sono le colpe anche dei calciatori, molli, per niente aggressivi come dimostra, in pratica, l’assenza di cartellini gialli, e frullati dalle voci di combine sulla partita che, secondo i bookmakers, sarebbe stata orientata sul pareggio e, per questo, tolta da tutti i palinsesti delle agenzie. Alla fine è venuta fuori una sconfitta, larga nelle proporzioni, e inaccettabile per la prestazione che ha ricordato, quelle squallide, della passata stagione. E la performance inqualificabile è stata sottolineata dalle contestazioni sonore della curva sud. Questo il quadro alla vigilia di una settimana che si preannuncia calda, a dispetto del mutato quadro climatico di questi giorni. Domani pomeriggio è prevista la ripresa nonostante la gara di Ischia si giochi domenica prossima. Ma è soprattutto la settimana della sentenza per il tecnico Arturo Di Napoli che rischia una lunga squalifica e che potrebbe essere sostituito in panchina dal suo vice ed omonimo Lello. La società sarà, poi, chiamata a fare delle scelte anche sul mercato, mettendo a disposizione del direttore sportivo Christian Argurio il budget necessario per concludere le operazioni avviate ma, finora, bloccate dalla decisione del tribunale federale nazionale. Sul taccuino un portiere, forse due, almeno un centrocampista e due attaccanti. Ma servirà che a ogni entrata corrisponda un’uscita, a meno che la società non decida, forzando i tempi, di mettere fuori dalla lista dei 24 i calciatori di troppo, pagandogli regolarmente lo stipendio fino alla conclusione del contratto.

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