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Messinesi alla scoperta della “Pompei” greca

Messinesi alla scoperta della “Pompei” greca

Riportare alla luce un sito di cui si sapeva molto poco. Si concretizza attorno a questo obiettivo il “progetto Skotoussa”, condotto dal Dipartimento di Civiltà antiche e moderne dell’Università di Messina e dalla XV Eforia alle Antichità preistoriche e classiche di Larissa (Tessaglia), attraverso la Scuola archeologica italiana di Atene. Diretto dal prof. Gioacchino Francesco La Torre, ordinario di Archeologia classica dell'Ateneo messinese e dalla dott.ssa Sophia Karapanou, archeologa dell'Eforia di Larissa, il progetto ha preso il via ad ottobre del 2014 con una prima campagna della durata di un mese, ed è proseguito con una seconda campagna tra il settembre e l’ottobre scorsi alla quale hanno partecipato 25 tra docenti, laureati e studenti, del Dipartimento peloritano. Un progetto che si concluderà nel 2018 «dal grande valore scientifico e dalle enormi potenzialità di sviluppo – sottolinea il prof. La Torre – perché affronta in maniera sistematica lo studio di una grande città tessala mai finora esplorata. Skotoussa, infatti, è nota solo attraverso le fonti letterarie ed epigrafiche che la menzionano, le monete battute fin dagli inizi del V sec. a.C. e isolati ritrovamenti fortuiti di oggetti sporadici.

L'approfondimento nell'edizione in edicola

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