Poca o nessuna collaborazione nell'interrogatorio da parte degli investigatori della Squadra Mobile dell'ex collaboratore di giustizia Carmelo Ferrara, e dei nipoti Gabriele, 21 anni figlio del boss pentito Iano e Francesco, 23 anni figlio di un altro fratello, Alessandro.
I tre sono rimasti vittime di un agguato lunedì pomeriggio al villaggio Cep nel quale i due ragazzi sono stati feriti alle spalle da alcuni colpi di pistola mentre il 60enne Carmelo Ferrara è rimasto illeso. Zio e nipoti non hanno fornito alla Polizia particolari utili alle indagini sulla coppia che aveva avuto l'incarico di mettere a segno la missione di morte. Tanto meno sul possibile movente. In particolare l'ex pentito ha detto di non sapersi spiegare le ragioni dell'agguato e di non aver avuto ultimamente problemi di alcun genere. Gli investigatori escludono la pista della vendetta a scoppio ritardato per le dichiarazioni rese negli anni scorsi dal collaboratore di giustizia e dal fratello Iano. Fatti lontani nel tempo che non giustificano l'azione di lunedi pomeriggio. Ma chi ha sparato sapeva che Carmelo Ferrara, che da qualche tempo ha concluso il programma di protezione ma continua a vivere in una località segreta, si trovava momentaneamente a Messina. Un'occasione da non perdere da parte di chi voleva farlo fuori. E forse è stata proprio la prontezza di spirito dell'ex pentito ad evitare spargimento di sangue. Il killer è entrato in azione mentre Carmelo ed i due nipoti stavano salendo sull'Audi A3 dell'uomo. Il malvivente, sceso dallo scooter e con il volto coperto da casco da motociclista, si è avvicinato al terzetto ed ha puntato la pistola pronto a sparare. E' stato a quel punto che il 60enne con una manata ha spostato il braccio del killer mandando a vuoto il primo colpo. Mentre i tre fuggivano il sicario ha iniziato a sparare in varie direzioni ferendo alle spalle i due ragazzi che sono riusciti comunque a mettersi in salvo. Certamente non un killer di professione che ha fallito la propria missione ma restano gli interrogativi sull'agguato compiuto in quello che un tempo era il regno incontrastato dei Ferrara. Forse il loro rientro al Cep ha allarmato i gruppi che oggi comandano nel quartiere e che hanno voluto mettere le cose in chiaro su quella che è e deve rimanere la leadership nel villaggio.
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