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Masterplan, Materia portavoce dei sindaci

Masterplan, Materia portavoce dei sindaci

Sarà Roberto Materia, primo cittadino di Barcellona, a rappresentare i sindaci della fascia tirrenica – da Furnari a Villafranca Tirrena – nel vertice che si svolgerà a Roma con il l sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Claudio De Vincenti. Materia è stato designato, su proposta del sindaco di Rometta, Nicola Merlino, nel corso di una riunione svoltasi ieri mattina alle 12 all’interno del Palazzo Satellite comunale di Rometta Marea con i sindaci dell’area tirrenica, convocata in vista dell’incontro che si terrà al Comune di Messina il prossimo 13 gennaio, quando si dovrà definire la delegazione dei primi cittadini che accompagneranno il sindaco del capoluogo, Renato Accorinti, all’incontro romano che si terrà presumibilmente entro fine gennaio per presentare i 12 progetti individuati.

«Sono grato della fiducia riposta in me dal sindaco Merlino – afferma Materia – e da tutti i primi cittadini della fascia tirrenica. Stiamo sperimentando con successo una sinergia costruttiva e accetto questo ruolo di portavoce con la consapevolezza di essere portatore degli interessi di tutti, soprattutto dei piccoli centri che spesso non hanno voce nella programmazione». In ballo per l’area tirrenica ci sono soprattutto tre grandi snodi di viabilità: due nuovi svincoli autostradali a Monforte San Giorgio (progetto esecutivo) e Portorosa, e il completamento dello svincolo di Villafranca in direzione Palermo.

«Già da questa prima fase – aggiunge il sindaco di Rometta Merlino – il rappresentante individuato della zona tirrenica nella figura del sindaco di Barcellona, sarà il portavoce delle istanze del territorio ed agirà sulla base di un mandato tanto pieno conferitogli dai sindaci, quanto preciso nei contenuti, rispetto a tutto quanto oggetto di analisi e condivisione degli interventi individuati». Da parte di tutti i partecipanti è emersa la forte considerazione che, quanto i sindaci di tutti i comuni della Città metropolitana di Messina sono riusciti a mettere in campo – attraverso quella che è stata definita dallo stesso Merlino la «rete dei sindaci – superando gli egoismi locali, nell’individuare le opere a prescindere dalla localizzazione, tenendo fede solo alla valenza strategica ed alla loro importanza per il territorio, è stata una fortissima prova di pragmatismo e di democrazia partecipata, offerta all’interlocuzione politica del governo nazionale». «L’auspicio fermo – sostengono i primo cittadini – è che tale metodologia di partecipazione e di condivisione territoriale non venga vanificata e che, anzi, possa essere utilizzata quale utile strumento di programmazione, anche da parte del governo regionale».

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