IL comunicato dei Grilli dello Stretto:
“L'unica strategia politica messa in atto dai rappresentanti della vecchia partitocrazia è ridare vigore al Partito Unico Messinese (PUM) pur di far fuori, dalla vicenda ospedale Piemonte, il M5S”.
Con una lettera aperta, pubblicata lo scorso 5 gennaio, i 5Stelle avevano già sollevato criticità e posto interrogativi sul futuro che si intende riservare al nosocomio cittadino. Un destino incerto rispetto al quale la legge, varata giovedì dal parlamento siciliano, non ha saputo o voluto dare risposte.
“Gli esponenti del Partito unico, trionfalisticamente, cantano vittoria – denunciano i 5Stelle – ma, al di là degli slogan propagandistici dell'ultima ora, un dato rimane incontrovertibile: ancora oggi non ci è dato di conoscere il nome dell'ente, pubblico o privato, che in futuro sarà chiamato a gestire il pronto soccorso del Piemonte. E' questo il nodo centrale che doveva essere posto al centro della discussione politica in aula – incalzano i 5Stelle – e invece, si è deciso di non decidere, per lasciare, ad accordi e successive trattative, il più ampio margine di manovra”.
Manovre che hanno tentato di gettare fango e discredito sul Movimento stesso: “L'intera deputazione messinese – denunciano i Grilli dello Stretto – ha preferito impiegare le proprie forze nel tentativo di attribuire falsamente alla portavoce Zafarana la maternità di un emendamento, presentato da esponenti del Pd e poi bocciato dal ministero, piuttosto che lavorare per salvaguardare il futuro del pronto soccorso. Un evidente segnale di come la vecchia politica abbia compreso una verità che i tutti siciliani stanno iniziando a scoprire: coloro che sono stati etichettati come “ragazzini sprovveduti” stanno dimostrando di poter essere amministratori pubblici capaci e onesti”
Una partita incerta, quella sul futuro dell'ospedale Piemonte, tutt'altro che conclusa, sopratutto per quanto riguarda il destino pronto soccorso, all'interno della quale però, grazie all’opera del Movimento 5Stelle, è stato possibile scongiurare il pericolo di possibili speculazioni immobiliari.
“I locali del Piemonte non verranno regalati all'Irccs, come auspicava invece il Partito unico – rivendicano gli attivisti - con il rischio di vedere riconvertiti il locali del nosocomio, in albergo o centro commerciale, a discapito del diritto alla salute di migliaia di cittadini. Purtroppo – denunciano - alcune modifiche proposte dai nostri portavoce sono state dichiarate inammissibili dalla presidenza dell'Ars”.
Stanchi di amministratori inetti, che mettono a rischio servizi pubblici essenziali; di politici che costringono i propri concittadini a supplicare per ottenere un diritto; di sindacalisti banderuola, il cui unico compito è quello di terrorizzare i lavoratori, invece di difenderli, e di falsi idoli del cambiamento, che in realtà favoriscono l’immobilismo; i Grilli dello Stretto lanciano un appello ai messinesi: “Mandiamoli tutti a casa. Solo così – concludono - riappropriandoci del nostro stato di cittadini, usciremo da questo inferno per rivedere le (cinque) stelle".