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Fanno sul serio
i “Fuori di Me”

Fanno sul serio i “Fuori di Me”

Si parte. L’espressione, in questo caso, è quanto mai azzeccata. Sta già iniziando a muovere i primi passi la neonata associazione “Fuori di Me”, presentata alla stampa lo scorso 28 dicembre. Come promesso proprio durante la conferenza stampa di presentazione, il sindaco Renato Accorinti ha prontamente ricevuto i ventotto ragazzi, studenti e lavoratori fuori sede, che vogliono attivare una rete tra tutti quei messinesi che vivono nel Nord del Paese o all’estero affinché possano confrontarsi e mettere le loro risorse umane e professionali al servizio della città dello Stretto. Con la speranza, in fondo, di poter un giorno tornare a casa. Sì, perché si tratta, nella maggior parte dei casi, di giovani costretti a “scappare” per costruirsi un futuro che qui sembra sempre più difficile immaginare. L’associazione punta anche ad essere importante punto di riferimento per tutti quegli studenti che vivono ancora a Messina, ma sono in procinto di partire. Il primo incontro col sindaco è servito per dare il via all’organizzazione di importanti progetti. Già in cantiere attività di orientamento e culturali legate al nostro territorio. Ma gli obiettivi a lungo termine dei membri di “Fuori di Me” sono particolarmente ambiziosi. Due i principali problemi sui quali chiedono l’attenzione delle istituzioni: la carenza di collegamenti e gli elevati prezzi medi dei voli delle principali compagnie aeree coi quali fare letteralmente i conti per tornare a Messina in prossimità delle vacanze, e dovuti, secondo i ragazzi, «ad una palese speculazione a cui bisogna porre un freno». Dopo aver esposto i più recenti dati Istat relativi alle continue migrazioni dei giovani siciliani, il vice presidente di “Fuori di Me” Massimo Conti Nibali, infatti, in occasione della presentazione dell’associazione alla stampa, aveva illustrato uno studio relativo ai costi che gli studenti messinesi fuori sede devono sostenere per tornare a casa durante le feste. Era emerso che i prezzi dei voli dalle principali città italiane verso Catania e verso Reggio Calabria risultano spesso più cari di quelli verso le principali capitali europee. Con ovvi disagi dei giovani e delle loro famiglie. «Sulla questione dei costi che siamo costretti ad affrontare per tornare a casa almeno un paio di volte l’anno – ha spiegato il 21enne Roberto Scardino (tesoriere) che studia Giurisprudenza a Trento – è fondamentale il supporto delle deputazioni regionale e nazionale, ma su questo fronte si sta già lavorando. In particolare, se n’è interessato in Commissione Trasporti l'on. Vincenzo Garofalo, che ha manifestato la sua ampia disponibilità a confrontarsi con noi. Per quanto riguarda le varie iniziative che organizzeremo da qui al prossimo anno, c’è la piena disponibilità da parte del sindaco e della sua giunta a collaborare con noi e a sostenerci». «Vogliamo contribuire a porre le basi affinché i giovani messinesi in futuro possano partire soltanto per scelta e mai per disperazione - ha affermato il presidente Roberto Saglimbeni (22 anni) che studia Giurisprudenza alla Cattolica di Milano –, ma affinché ciò sia possibile, dobbiamo lavorare molto sull’innovazione e sulla vivibilità della città». Accorinti, nel ribadire il suo pieno sostegno ai giovani, ha espresso il suo «grande orgoglio per questa bella gioventù messinese che vuole rimboccarsi le maniche per contribuire al cambiamento della nostra città». Per aderire o interagire con l’associazione, è attivo l’indirizzo mail [email protected].

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