Sembra una crisi idrica in tono minore, forse perchè siamo giunti ad una settimana di rubinetti a secco contro i 25 giorni di quella che fra ottobre e novembre ha messo in ginocchio l'intera città. Ma i disagi per centinaia di famiglie residenti nel Nuovo piano di zona di S.Lucia sopra Contesse sono stati immensi anche perchè coincisi con le festività. Un primo intervento sull'acquedotto della Santissima era stato eseguito dai tecnici dell'Amam prima di capodanno ma non è servito a niente. Dopo giorni di lavori solo stamattina è stata individuata una perdita nella condotta a S.Lucia sopra Contesse. L'inconveniente è stato già eliminato ma non è detto che sia l'unico che sta impedendo all'acqua di raggiungere il popoloso quartiere. I tecnici dell'Amam stanno cercando di individuare eventuali altri guasti ma -a detta del direttore dell'azienda l'ingegnere Luigi La Rosa- c'è da considerare che alcune fra le palazzine più penalizzate sono quelle che insistono nella zona più alta. Problemi di pressione non consentono all'acqua di raggiungere i rubinetti delle case e ieri è stata inviata un'autobotte per alleviare i disagi dei cittadini. Oggi però è esplosa la protesta degli abitanti del Piano di Zona che si sono costituiti in comitato per reclamare l'attenzione delle istituzioni. In particolare chiedono l'attivazione di due grossi serbatoi costruiti in zona per la somma di 200mila euro che però non sono mai stati collaudati per l'assenza delle pompe di sollevamento. Consentirebbero di aggirare il problema della mancanza di pressione ma finora nessuna se n'è curato nonostante le richieste avanzate in questi giorni dagli attivisti del movimento grilli della Stretto e dal presidente della seconda circoscrizione Nuccio Zullo.
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