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Prete accusato di molestie sessuali su un ragazzo

Prete accusato di molestie sessuali

Molestie sessuali. Di un prete messinese a un ragazzino. Sul tram. Una mattina d’ottobre.

E poi le denunce, le testimonianze, le indagini della polizia, la raccolta delle prove, gli accertamenti della magistratura. Adesso l’atto finale, da dove in realtà inizia tutto, ovvero la conclusione delle indagini preliminari.

E forse, in mezzo a tutto questo, anche per un caso clamoroso tenuto “segreto” dalla Curia, c’è la decisione dell’ormai ex arcivescovo Calogero La Piana di abbandonare la sua Arcidiocesi. Un caso che non sarebbe isolato, visto che ci sarebbero altre due vicende analoghe con al centro prelati messinesi, tenute ancora “nascoste”.

In ogni caso siamo davanti ad un atto di conclusione delle indagini preliminari siglato nei giorni scorsi dal sostituto procuratore Margherita Brunelli che reca il nome e cognome di un sacerdote cittadino, il 55enne don Giovanni Bonfiglio, accusato di molestie sessuali nei confronti di un ragazzino, per una vicenda avvenuta su un tram il 28 ottobre dello scorso anno.

Secondo quanto è scritto nel capo d’imputazione il ragazzino sarebbe stato costretto a «subire atti sessuali... consistiti nel toccargli le cosce, nel palppegiarlo ripetutamente sulle parti intime nello strofinarsi contro il suo corpo».

Quel pomeriggio dopo che “scoppiò” il caso arrivarono in pochi minuti un paio di Volanti e alla vicenda ci lavorarono poi per giorni i colleghi dell’Ufficio prevenzione generale della Questura.

I fatti si verificarono su una vettura del tram in servizio lungo la classica tratta, che era arrivata all’altezza degli imbarcaderi privati.

Il sacerdote dopo i primi accertamenti degli agenti fu denunciato per molestie sessuali ai danni del minorenne, quindi un primo dettagliato rapporto sull’accaduto venne inviato dagli agenti delle Volanti in Procura, al magistrato di turno, per le valutazioni del caso. E adesso dopo un anno, c’è un altro atto, la conclusione delle indagini.

Alla base di tutto c’è il racconto circostanziato della vittima degli abusi, un minorenne, e i poliziotti verificarono anche la veridicità della sua ricostruzione raccogliendo alcune testimonianze tra i passeggeri della vettura e alcuni passanti, che a quanto pare si sono rivelate fondamentali per ricostruire ogni minimo aspetto della vicenda.

I fatti si svolsero intorno alle 13 di martedì 28 ottobre 2014 nei pressi della fermata del tram che fronteggia gli imbarcaderi privati della Caronte&Tourist.

Il prelato avrebbe più volte palpeggiato il ragazzino nelle parti intime, il quale avrebbe subito reagito, molto infastidito da queste “attenzioni”, quindi lo avrebbe prima spintonato e poi schiaffeggiato. Una reazione che destò l’attenzione di molti passanti e di alcuni passeggeri del tram, in un punto molto frequentato come la fermata che fronteggia gli imbarcaderi privati.

Dopo attimi molto concitati intervennero agli imbarcaderi due Volanti della polizia, e gli agenti dopo aver faticato non poco per sedare gli animi, accompagnarono il prete e il ragazzo nella sede dell’Ufficio prevenzione generale, per ricostruire tutta la vicenda attraverso il loro racconto.

Al termine scattò la denuncia nei confronti del sacerdote 55enne, con l’invio degli atti in Procura per eventuali nuovi sviluppi.

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