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I due nodi dell’emergenza idrica

I due nodi dell’emergenza idrica

 L’Amam è alle prese con problemi di breve e lungo periodo. Quello più urgente riguarda la messa in sicurezza della condotta a Forza d’Agrò, dopo il recente guasto che ha fatto temere una nuova emergenza. L’altro, forse più complesso perché richiede un’interlocuzione e una trattativa con Sicilia Acque, coincide con la questione “Alcantara”, condotta della cui importanza ci si è resi conto soprattutto durante il periodo drammatico della crisi idrica. Sul primo fronte, l’azienda con sede al rione Giostra sta premendo forte sull’acceleratore, con l’obiettivo di iniziare prima possibile l’intervento di consolidamento a beneficio di una settantina di metri di tubazione che attraversano la fascia ionica, in contrada Fondaco Parrino. Oggi, nella sede dell’Amam, è in programma una riunione operativa nel corso della quale saranno affrontati gli aspetti tecnici dei lavori. In sintesi, si prevede la realizzazione di palificate fino allo strato roccioso del terreno, in modo da garantire la stabilità della condotta del Fiumefreddo minacciata dall’inesorabile scivolamento a valle della collina. Fenomeno di dissesto, questo, che ha provocato effetti funesti nei giorni scorsi, danneggiando la tubazione. Ma prima che gli operai entrino in azione a Forza d’Agrò occorre che il Genio civile dia il via libera agli elaborati. «Se l’incontro odierno si concluderà senza intoppi – afferma il direttore generale dell’Amam Luigi La Rosa – depositeremo il progetto corredato dal requisito della somma urgenza». Ciò significa che se il disco verde arriverà a stretto giro l’intervento di consolidamento potrebbe cominciare all’inizio dell’anno venturo e terminare entro una decina di giorni.

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