Via libera del Consiglio comunale al bilancio 2015. Lo schema finanziario di previsione, esitato alle porte del Natale, è in realtà un documento che si pone a consuntivo dell’anno che va a concludersi. «L’aver evitato il dissesto ed aver ottenuto un giudizio positivo dalla Corte dei conti - ha spiegato l’assessore alle Politiche finanziarie, Salvo Cilona - è certamente un fatto di assoluta importanza che cambia le prospettive e che potrà essere un momento di ripartenza per dare un impulso significativo al percorso di risanamento delle casse comunali che abbiamo avviato. La priorità è già oggi, e lo sarà ancor più nei prossimi mesi, quella di andare a scoprire la forte elusione registratasi in questi anni su tutti i tributi. Abbiamo avuto 6 milioni 160 mila euro di prestito dalla Cassa Depositi e Prestiti. Sono stati incassati 500 mila euro dalle contravvenzioni, 400 mila euro è l’incasso annuale del parcheggio Porta Pasquale, la Cosap produrrà 518 mila euro ed è una cifra che siamo convinti di poter aumentare perché va comunque notato che ci sono delle attività che sinora usufruiscono del suolo pubblico senza pagare niente. E poi ammonta a 456 mila euro il canone dei parcheggi gestiti da Asm (Lumbi e Porta Catania) e versato al Comune, e 700 mila euro è l’importo del ticket che Asm dovrebbe trasferire poi al Comune. Ed inoltre è stato quantificato un milione 634 mila euro di avanzo di amministrazione, 384 mila euro riguardano l’Iva, 100 mila euro inerenti il cimitero e 190 mila euro di introito per le concessioni edilizie. Sono queste le cifre che danno il sostegno al Comune e alla finanza cittadina». «Per quanto concerne le spese comunali - ha aggiunto Cilona - il personale ci costa quasi 5 milioni l’anno, cifra che diminuirà perché non può più essere assunto nessuno e ci saranno dipendenti che andranno in pensione; acquisto di beni e consumo per 213 mila euro; 366 mila euro è il costo degli organi istituzionali; 40 mila euro di assistenza sociale; 45 mila euro di medicina sul lavoro e responsabilità sicurezza, energia elettrica ha un costo di un milione 800 mila euro con un risparmio di 700 mila euro rispetto al 2014; 164 mila euro di spese telefoniche e 450 mila euro di spese legali. E poi 3 milioni 150 mila euro di spesa per la raccolta rifiuti di MessinAmbiente. L’acquedotto ci costa un milione e 34 mila euro ed è una cifra che riteniamo eccessiva e andrà abbattuta». Al termine della seduta il bilancio è stato esitato con 10 voti favorevoli, 8 contrari e un astenuto.