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Ex Ferrotel in protesta
sul tetto della Stazione

Ex Ferrotel in protestasul tetto della Stazione

Quattro anni di lotte e proteste per una vertenza occupazionale la cui conclusione ogni volta sembra ad un passo e poi sfuma inesorabilmente lasciando nella disperazione 30 famiglie. E' questa la storia dei 30 lavoratori impiegati dalle Ferrovie dello Stato nelle strutture ex Ferrotel di Messina - Siracusa e Palermo che oggi si sono arrampicati sui tetti della stazione centrale di Messina nel tentativo di far ricordare alla politica, alle Fs e alle istituzioni che l'accordo per la loro ricollocazione c'e' ed e' stato sottoscritto gia' lo scorso febbraio dall'Assessore Regionale ai Trasporti siciliano.
Oggi con loro i segretari di ORSA Mariano Massaro e Michele Barresi - chiamati come avviene da tempo ormai dai lavoratori a sostegno nelle innumerevoli proteste che in questi anni li hanno visti protagonisti. "La disperazione di questi lavoratori - dichiarano i segretari di ORSA - e' la faccia della latitanza della politica siciliana, che sebbene si sia fatta formalmente carico, dopo lunghe trattative col sindacato, del problema occupazionale di queste 30 famiglie siciliane, nei fatti non ha dopo anni ancora concretizzato gli accordi sottoscritti". 
La soluzione occupazionale per questi ex dipendenti degli appalti ferroviari era stata sottoscritta e formalizzata, grazie anche agli interventi della Prefettura di Messina e della Commissione Lavoro dell'Ars, da diversi mesi in un verbale tra ORSA e l'ormai ex Assessore regionale Giovanni Pizzo e prevedeva la ricollocazione delle maestranze in attivita' di appalto inserite nel contratto di servizio tra Regione Sicilia e Trenitalia . "Delle attivita' che nel contratto di servizio l'assessorato si era impegnato ad inserire per dare ricollocazione a questi 30 lavoratori non abbiamo notizie - dichiarano i segretari ORSA - come un mistero resta l'intera architrave del contratto ivi compresi gli allegati tecnici che in piu' occasioni e da piu' parti sono stati richiesti al fine di verificarne i contenuti . L'atto la cui stipula definitiva sembra imminente ormai da mesi in realta' non e' stato concertato e ad oggi condiviso con le parti sociali - prosegue il sindacato - anche se in varie occasioni questa organizzazione ha richiesto incontri con l'assessorato di riferimento". I continui rimpasti all'interno del governo regionale hanno ulteriormente peggiorato e complicato una vertenza che sembra non abbia fine e questo ha fatto scaturire la nuova protesta odierna che terminerà' unicamente quando il neo assessore ai trasporti siciliano Giovanni Pistorio dara' conferma di un incontro formale in merito di cui si e' fatta intermediaria la Prefettura di Messina.

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