Dal decreto legge 275, approvato mercoledì scorso, potrebbe arrivare un assist importante per intervenire su alcuni impianti sportivi cittadini, rendendoli agibili e funzionali. L'articolo 15, infatti, contempla delle misure urgenti per favorire la realizzazione di impianti sportivi nelle periferie urbane, ai fini del potenziamento dell'attività agonistica e lo sviluppo culturale in aree svantaggiate, con l'obiettivo di rimuovere gli squilibri economico-sociali ed incrementare la sicurezza urbana.
Autorizzata la spesa complessiva di 100 milioni di euro nel triennio 2015-2017, di cui 20 milioni nel 2015, 50 milioni di euro 2016 e 30 milioni di euro del 2017, raccolti in un apposito fondo da destinare al Coni per la gestione. Oggetto dei finanziamenti sarà anche la ricognizione degli impianti sportivi esistenti, così come la realizzazione e rigenerazione di impianti con destinazione di attività agonistica nazionale, localizzati nelle aree svantaggiate e periferie urbane e diffusione di attrezzature sportive nelle stesse aree. Inseriti tra le misure adottabili anche il completamento e adeguamento di impianti sportivi esistenti, con destinazione all'attività agonistica nazionale ed internazionale e l'attività finalizzata alla presentazione e alla promozione della candidatura a Roma 2024.
Il Coni dovrà presentare alla presidenza del Consiglio dei Ministri per l'approvazione, un Piano riguardante i primi interventi urgenti ed entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore della legge di conversione, il piano pluriennale degli interventi, che potrò essere rimodulato entro il 28 febbraio di ciascun anno. Al di fuori degli interventi previsti dal Piano, le associazioni e le società sportive senza fini di lucro possono presentare al Comune, sul cui territorio insiste l'impianto sportivo da rigenerare, riqualificare o ammodernare, un progetto preliminare accompagnato da un piano di fattibilità economico-finanziario relativo anche alla successiva gestione con la previsione di un utilizzo teso a favorire l'aggregazione sociale e giovanile. Se il Comune riconoscesse l'interesse pubblico del progetto affida la gestione gratuita dell'impianto all'associazione o alla società sportiva per una durata proporzionalmente corrispondente al valore dell'intervento.