Ogni giorno che passa rischia di essere un granello pesantissimo che si schianta nell'altra sponda della clessidra, un'attimo che sfugge utile per trovare la soluzione giusta per la stabilizzazione dei precari “storici” del Comune. La trattativa tra Amministrazione e sindacati è proseguita incessante anche oggi, sotto l'ombra minacciosa della Legge di stabilità nazionale in fase di definizione, che potrebbe ridurre oltremodo le risorse assunzionali disponibili (al 25%). Il treno rischia di passare veloce, bisogna salirci a bordo nelle migliori condizioni possibili, è vero, ma intanto non perderlo è fondamentale. Così, dopo la riunione di ieri mattina Accorinti e i suoi uomini hanno vagliato le condizioni più idonee per predisporre la delibera da inviare alla Commissione Stabilità, che precede il passaggio dalla Corte dei Conti. Nel mentre, bisognerà acquisire il parere dei Revisori dei Conti. E' un autentica corsa contro il tempo, ma adesso c'è un punto da cui partire, l'atto predisposto ed approvato con carattere di straordinarietà.
«Ci sono le condizioni affinché il Comune non giochi più al ribasso e metta sul tavolo condizioni accettabili per portare fuori da un incubo infinito i contrattisti – ha ribadito Calogero Emanuele, segretario provinciale della Cisl Fp -. La soluzione che abbiamo portato al tavolo prevede un aumento anche a 18 ore per tutte le categorie». Le risorse dovrebbero venire fuori da quelle non impiegabili per stabilizzare 49 vigili urbani, con l'impegno di mantenerli vincolati con contratti a tempo determinato ad integrazione oraria (maggiormente redditizi rispetto agli attuali) fino al 2018 per poi valutare il percorso più efficace. Il fronte sindacale è relativamente compatto con la sola eccezione della Fp Cgil che continua ad ipotizzare una soluzione diversa, con precedenza alle categorie A e B.
Tutti sono consapevoli dell'urgenza con cui occorre risolvere la vertenza, in un’ottica di interpretazione estensiva e non restrittiva. E già essere passati da una soluzione a 17 ore rispetto a quella iniziale ad 11, rappresenta un evidente passo avanti. «Con i nostri rappresentanti costantemente in prima linea, Rosario Contestabile e Gabriella Giannetto e tutta la Rsu, abbiamo presentato proposte serie e fattibili - ha aggiunto Emanuele -. Si deve puntare su un alleggerimento dei vincoli di stabilità, la rimozione dei blocchi sulle risorse assunzionali e garanzie sotto il profilo previdenziale per i precari».
Intanto un altro grido d'allarme,ascoltato dall'Amministrazione, è giunto anche da Palazzo dei Leoni, sede della Città Metropolitana, per le gravissime criticità finanziarie nel Bilancio denunciate dal commissario Filippo Romano. Il sindacato Csa ha inviato una nota al sindaco, al segretario-direttore generale, agli assessori al Personale ed al Bilancio, ed ai dirigenti interessati, sottolineando come la Legge di Stabilità per l’anno 2015, così come quella per il 2016 da approvare, obblighino tutti gli enti a riservare precise quote dei posti disponibili alle assunzioni del personale in mobilità dagli enti di Area Vasta. Il segretario Santino Paladina ha spiegato come, dall'esame delle risorse disponibili, l’operazione non si pone in concorrenza o in contrasto con le procedure di stabilizzazione del personale a tempo determinato che l'Amministrazione ha programmato.