Chilometraggi “gonfiati”,contributi indebiti ottenuti dalla Regione e somme riconosciute dall'Agenzia dogane sono i tre punti su cui è incentrata l’inchiesta avviata nella primavera del 2008 dal sostituto procuratore Stefano Ammendola e dai carabinieri, sulla gestione dell’Atm tra il 2003 e il 2010. Nell’ambito del processo che ne è scaturito, il pm Federica Rende ha formulato la requisitoria. In particolare, ha chiesto il non doversi procedere, per intervenuta prescrizione, nei confronti di Antonio Cardia e Carlo Caruso. Sollecitate, invece, le seguenti condanne: 2 anni e 10 mesi per l’ex direttore generale Claudio Conte, 2 anni per Giuseppe Lampi, 2 anni e 3 mesi per Francesco Lisa, per Salvatore Orlando 2 anni e mezzo, per Salvatore Zaccone 2 anni e 3 mesi. E ancora: un anno e 6 mesi nei confronti di Giovanni Carpita e un anno per Vincenzo Maimone.