E' stato il tam tam su facebook a permettere a Rosa Agnoni, una donna di Cori, comune di 11mila abitanti in provincia di Latina, di scoprire dove fosse suo papà. Ad imprimere una svolta alle ricerche, è stato chi aveva letto il suo appello e aveva anche sentito la notizia del ritrovamento di un cadavere a Messina nei Tg. Combaciava ogni elemento, in particolare gli abiti indossati dall'uomo e descritti sul social dalla figlia che non aveva più sue notizie da sabato scorso. L'ultima volta che il padre era stato visto si trovava a Latina Scalo. Augusto Agnoni, 74enne, pensionato, aveva chiesto al figlio di accompagnarlo dal fisioterapista, il cui studio si trova nei pressi della stazione ferroviaria. Ma si è scoperto soltanto la sera, che dallo specialista non ci era mai andato. Cosa sia successo da quel momento in poi, fino a ieri mattina, quando il corpo è stato avvistato a Messina, in acqua, nella zona di Paradiso, non si è ancora capito. E' evidente che Agnoni sia salito, con il portafogli contenente 600 euro, ma non i documenti, su un treno diretto al sud, ma se poi abbia preso un aliscafo o un traghetto e come sia finito in mare bisogna ancora scoprirlo. Da un primo esame esterno effettuato ieri mattina sul cadavere, il medico legale Giovanni Andò, non ha riscontrato segni di violenza nè ecchimosi da urto con l'acqua. Il pensionato potrebbe avere avuto un malore ed esser scivolato in mare, ma da dove? I familiari sono arrivati stamattina a Messina e hanno effettuato il riconoscimento all'obitorio del Papardo. Sentiti dai carabinieri, hanno raccontato che l'uomo si allontanava spesso da casa, ma mai per così tanto tempo, e non si spiegano cosa lo abbia indotto a salire su un treno. Molte risposte saranno date sicuramente dall'autopsia che sarà effettuata domani come disposto dal magistrato Stefania La Rosa. Per i figli un altro lungo giorno di attesa prima di poter tornare a casa e dare l'ultimo saluto allo sfortunato papà.