L’ennesimo smacco per una città che, stremata dalle emergenze quotidiane e sconvolta dalle inchieste che portano alla luce il malaffare di anni e anni nella gestione della cosa pubblica, fatica a difendere il proprio ruolo e le prerogative connesse allo “status” di Città metropolitana. Uno smacco ancor più grave se si pensa che proprio Messina è l’unica Città metropolitana a rimanere priva della filiale di Bankitalia, non si capisce in base a quali logiche (anche se, poi, agli occhi di chi vuol pensare male, il disegno appare nitido: declassata Messina, rafforzata Catania...). Ma c’è di più: oltre a Palermo, filiale regionale, e a Catania, resterà in funzione anche la sede “ad ampia operatività” di Agrigento. Una scelta dietro la quale ovviamente si nascondono precise strategie politiche, concordate a livello nazionale e regionale, volte a indebolire il prestigio della città dello Stretto.